CROTONE Il governatore della Calabria, Mario Oliverio, non ha gradito il durissimo attacco della “Prossima Crotone” al direttore generale dell’Azienda sanitaria di Crotone, Sergio Arena. Ieri si è incontrato con il segretario della federazione del Partito democratico crotonese, Gino Murgi, a cui ha chiesto di replicare per nome e per conto del partito.
D’altra parte l’attacco della “Prossima Crotone”, leggasi Enzo e Flora Sculco, non è rivolto esclusivamente ad Arena e agli altri dirigenti dell’Asp, ma punta il dito soprattutto contro Oliverio, specie quando si fa notare che l’azienda pitagorica «è stata diretta da un abusivo». Se, infatti, Arena è da considerare “abusivo” la responsabilità sarebbe da attribuire al governatore che lo ha nominato. Da qui sarebbe partita una sorta di dichiarazione di guerra contro Oliverio da parte degli Sculco, che probabilmente è riconducibile a riposizionamenti in vista delle prossime elezioni regionali.
Sono lontani i tempi dell’accordo di Santa Lucia, quando Oliverio e la “Prossima Crotone” in pompa magna hanno presentato i progetti e i finanziamenti che la Regione Calabria ha per Crotone. L’area che si respira in Calabria non è, sul piano elettorale, favorevole ad Oliverio, almeno per il momento, per cui il “reuccio di via Firenze”, Sculco, starebbe valutando un diverso posizionamento. Questo si capisce leggendo il duro documento diffuso ieri contro Arena e contro Oliverio che lo ha nominato.
Il Pd non si limita a replicare alla lettera perché, secondo quanto riferito, farà anche chiedere dai sindaci “amici” la convocazione dell’assemblea provinciale dell’Asp. L’obiettivo è quello di invitare Arena per fare smontare una per una le accuse della “Prossima Crotone”. A Crotone, insomma, è partita la campagna elettorale per le prossime regionali.
PD CROTONE: «ATTACCO FINALIZZATO A RIPRENDERSI L’ASP» «Basta leggere le prime righe del documento con cui la “Prossima Crotone” ha attaccato strumentalmente l’Asp crotonese, per capire quanto questi abbiano come unico intento quello di avviare ad arte una stagione denigratoria e di basso profilo». Il Pd di Crotone entra a stretto giro nella diatriba sull’Asp. In una nota infatti i vertici dem pitagorici partono all’attacco del movimento che fa capo a Enzo e Flora Sculco. Rispondendo così alle dure critiche rivolte contro il dg dell’Asp, Sergio Arena appunto da Prossima Crotone, formazione vicina alla potente famiglia politica pitagorica. Secondo il Pd provinciale «ovviamente l’interesse principale non può che essere la chiara intenzione di voler tornare a rimettere le mani sull’azienda come in passato e con dannosi risultati». «Ed il tutto capita – si legge nella nota – guarda caso, proprio nel momento più difficile e di maggiore difficoltà della tenuta amministrativa della Prossima Crotone. Malgrado tutta l’azione propagandistica nessuno riesce a vedere i risultati che loro stessi si attribuiscono. Crotone è una città in forte difficoltà che ormai non cresce da qualche anno a questa parte, tant’è che avvertiamo quanto la gente inizi a rimpiangere l’amministrazione precedente. Ci verrebbe da chiederci perché, ma ne conosciamo già risposte e contenuti in quanto il modus operandi è sempre lo stesso usato dalla Prossima Crotone e suoi alleati».
«Da questo attacco sconsiderato nei confronti dei quadri dirigenti dell’Asp di Crotone – prosegue il comunicato – si evince a chiare lettere che, in questo momento di difficoltà amministrativa per la città capoluogo, l’unico strumento in grado di poter far tornare attrattivo il loro movimento sarebbe quello di un ritorno a gestire l’Asp di Crotone. Non ci sarebbe altra motivazione alla base e non capiamo proprio perché attaccare l’operato di Arena, al quale va tutta la nostra solidarietà e sostegno, quando è sotto gli occhi di tutti il cambio radicale e migliore nella gestione dell’azienda ospedaliera da parte della direzione generale. E non capiamo nemmeno come mai questa strumentalizzazione parta dalla Prossima Crotone, che insieme ai suoi alleati è forza di maggioranza in seno al Consiglio Regionale, verso una scelta coraggiosa ed azzeccata del presidente Oliverio e della sua Giunta nel puntare sull’esperienza e la professionalità di Arena insieme al suo staff».
«È inaccettabile che una forza politica si dice sostenitrice dell’azione di governo regionale – è scritto ancora nella nota – per poi strumentalizzarne la stessa governance alla pari di chi fa gossip mediatico-populista ogni giorno, momento figlio dei tempi moderni ma che richiede un forte senso di responsabilità da parte di chi intende amministrare la cosa pubblica a favore della collettività piuttosto che sulla base di interessi personali. Tra l’altro la smettano di dire falsità riguarda una nomina, quella di Arena, più volte chiarito dalla Presidenza regionale quanto legittima e nel pieno rispetto di norme e della legge. Invitiamo la “Prossima Crotone” a recarsi nell’ospedale, tra la gente e non solo nelle stanze del potere, per percepirne la perfetta riorganizzazione e la migliore gestione, più attenta ed oculata anche nelle finanze. Il Partito democratico considera la scelta fatta a suo tempo dal presidente Oliverio, di puntare su Sergio Arena e la sua squadra, positiva ed utile a migliorare l’Asp crotonese».
«Difendere tale posizione – sottolineano i dem pitagorici – non significa essere tifosi, ma evitare che ritorni un passato già conosciuto come fallimento netto. È impensabile rinunciare ad una sana gestione per meri interessi politici di qualcuno a discapito della collettività. Il momento politico che vive il Paese impone a noi tutti un maggiore senso di responsabilità, ed un impegno più consono ai reali problemi del nostro territorio».
«Siamo convinti che – conclude la nota – l’attuale gestione dell’Asp, brillante, trasparente e con ottimi risultati riconosciuti, con il sostegno della giunta regionale e del presidente Oliverio, possa continuare a dare quelle risposte necessarie che da anni i cittadini di questo territorio attendono. Puntando ulteriormente a ridurre il flusso dell’emigrazione sanitaria, e continuando a migliorare la qualità di ogni servizio già presente all’interno della struttura ospedaliera. Il Partito democratico sarà a fianco della scelta del governo regionale e della direzione provinciale dell’Asp, continuando a dare il proprio contributo per una crescita ulteriore dei servizi sanitari dell’intero crotonese».
LA REPLICA: NESSUNA RISPOSTA NEL MERITO «Negli anni 70, quando un terrorista delle Brigate rosse veniva arrestato, partiva un tam tam da parte di intellettuali e uomini della “intellighenzia comunista” che si sforzavano di tracciare un profilo da “bravo ragazzo” dell’assassino di turno, al limite, nel peggior dei casi, proprio quando non si poteva farne a meno, additati come un “compagno che ha sbagliato”. Una pratica passata alla storia come il “soccorso rosso”. Passano gli anni, cambiano i secoli e anche i millenni, ma certi vezzi di una certa sinistra sembrano non cambiare mai, anzi…». Lo dichiara la Prossima Crotone.
«Solo così si può giustificare – continua la nota – il fuoco di fila che il Pd e i suoi accoliti hanno innalzato a difesa del compagno “Arena”, non affrontando nel merito le vicende che non tanto la Prossima Crotone, ma la stampa locale e nazionale e il ministro Lorenzin del governo Renzi e Gentiloni, a guida Pd, hanno attribuito alla gestione del “trio” capeggiato da Sergio Arena. Sembra, infatti, strano che per difendere il compagno Sergio, la segreteria provinciale del Pd e i suoi sindaci non risponda a nemmeno una delle critiche mosse, ribadiamo, non da noi, ma da voci più illustre della nostra. È vero o no che l’Asp di Crotone nel 2016 ha realizzato un deficit di ben 25 milioni di euro? È vero o no che questo deficit è pari ad un quarto di tutto il deficit regionale? È vero o no che la legge regionale sostiene che, sotto piano di rientro, i manager delle Asp non possano realizzare deficit, pena l’estromissione dal ruolo? È vera o no la litigiosità interna all’ospedale terminata sulle reti nazionali e che ha distrutto l’armonia che, invece, dovrebbe regnare in un centro di cura degno di questo nome? È vero o no che l’Asp di Crotone è in cima Alle classifiche dei “mala pagatori” visto che ci mette una media di 450 giorni per pagare i suoi fornitori?».
«Queste – prosegue – sono le domande a cui dovrebbe rispondere la segreteria provinciale del Pd e i suoi accoliti, invece di disperdersi in mille rivoli mirati solo al dileggio e alle offese, se non addirittura inventarsi le solite favole o frottole con l’uomo nero e i fantomatici disegni di occupazione del potere. Queste e tante altre situazioni, che ci premureremo di precisare, approfondire e particolareggiare, magari con apposite verifiche, costituiscono i veri problemi dell’Asp e dei cittadini, a cui si dovrebbe, realmente, dare risposte concrete. Risulta evidente che la “batosta” (leggi lezione) del 4 marzo a nulla è servito al Pd, che si ostina a guardare un mondo che nella realtà non esiste. Sostenere che nell’ospedale di Crotone si percepisca “la perfetta riorganizzazione e la migliore gestione, più attenta e oculata anche nelle finanze” non significa distorcere la realtà, ma semplicemente negare l’evidenza».
«La cosa non ci stupisce, e di certo non stupirà la gente – conclude la Prossima Crotone –, vista l’inconsistenza di questa classe dirigente, muta su tutti i tanti troppi problemi che riguardano i cittadini, ma così solerte nell’alzare le barricate quando si critica un compagno. Provassero loro a recarsi in ospedale o più semplicemente al pronto soccorso…».
I SINDACI: SOSTEGNO AD ARENA «Non possiamo, da sindaci attenti quali siamo verso i reali bisogni del Territorio, rimanere in silenzio e far finta di non aver letto il comunicato della Prossima Crotone, a nostro avviso ingiusto e inopportuno nei confronti di Sergio Arena e della direzione generale dell’Asp crotonese. Siamo fortemente convinti, e pertanto forniamo pieno e incondizionato sostegno all’azione amministrativa della nuova gestione generale dell’intera Asp, ritenendo che abbia segnato un cambio di passo positivo e concreto. Sergio Arena sta contribuendo a risollevare la sanità crotonese da livelli poco consoni, portando un ampio respiro e una organizzazione più adeguata e decisamente migliore. Lo stesso Arena ha dimostrato, nel corso di questi anni, grande sensibilità e disponibilità, ma soprattutto competenza per come affronta i problemi del nostro territorio. A lui, ed al suo staff, va tutta la nostra vicinanza ed il nostro sostegno. Pertanto riteniamo che si utile, e al quanto necessario, una convocazione della Conferenza dei sindaci chiamata a confrontarsi, in presenza della stessa Direzione Generale, il prima possibile». È quanto dichiarano i sindaci Gino Murgi (Melissa), Tommaso Blandino (Rocca di Neto), Franco Durante (Castelsilano), Amedeo Nicolazzi (Petilia Policastro), Nicola Bilotta (Roccabernarda), Nicola Belcastro (Cotronei), Lucio Giordano (Santa Severina), Carmine Maio (Carfizzi), Franco Scarpelli (San Nicola dell’Alto), Domenico Vulcano (Crucoli), Franco Parise (Verzino), Natale Carvello (Casabona), Pasquale Abenante (Umbriatico), Francesco Paletta (Cirò), Umberto Lorecchio (Pallagorio) e Iginio Pingitore (Scandale).
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
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