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Operazione Damocle, sigilli a 15 tonnellate di prodotti ittici

Si è conclusa l’attività coordinata dalla Direzione marittima di Reggio Calabria. Sono state elevate sanzioni per oltre 84mila euro

Pubblicato il: 29/06/2018 – 10:59
Operazione Damocle, sigilli a 15 tonnellate di prodotti ittici

REGGIO CALABRIA Oltre 15 tonnellate di prodotti ittici di cui 12 di tonno rosso e sanzioni per 84mila euro. Sono i numeri dell’operazione “Damocle” – a tutela degli stock ittici per lo sfruttamento sostenibile delle risorse e a garanzia dei consumatori – condotta su tutto il territorio calabrese dalla direzione marittima della Guardia costiera di Reggio Calabria. In particolare l’operazione che si è conclusa nei giorni scorsi ha visto coinvolti tutti gli uffici periferici della direzione marittima reggina, coordinati dal 5° Centro controllo area pesca (Ccao) sotto le direttive del direttore marittimo della Calabria e Lucania, Giancarlo Russo.
L’operazione condotta dai militari della Guardia Costiera si è focalizzata sul controllo del rispetto delle normative che disciplinano l’intera filiera della pesca: contrasto della pesca, della detenzione e vendita illegale di tonno rosso e del pesce spada; la pesca e la vendita di prodotto ittico sottomisura; assenza totale o parziale delle informazioni obbligatorie per il consumatore e la tracciabilità del prodotto ittico; utilizzo improprio delle reti a strascico; verifica delle condizioni igienico-sanitarie dei prodotti pescati e commercializzati, nonché degli automezzi adibiti al trasporto e i locali commerciali ove i prodotti ittici vengono posti in vendita.
I NUMERI DELL’OPERAZIONE Complessivamente sull’intero territorio regionale l’operazione ha portato raggiungere importanti risultati. E in particolare sono stati redatti:
– nr. 34 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 84mila euro con il sequestro di circa 15mila kg di prodotti ittici;
– nr. 4 denunce penali per cattivo stato di conservazione dei prodotti alimentari con il sequestro di circa 80 kg.;
– nr. 8 sequestri di vari attrezzi da pesca utilizzati illegalmente in violazione alle normative in materia di sicurezza della navigazione.
Inoltre l’attività di polizia marittima eseguita sul territorio di competenza del Compartimento Marittimo di Reggio Calabria ha portato:
– nr. 19 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 54mila euro con il sequestro di circa 11.500 kg di prodotti ittici;
– nr. 2 denunce penali per cattivo stato di conservazione dei prodotti alimentari con il sequestro di circa 45 kg;
– nr. 7 sequestri di vari attrezzi da pesca utilizzati illegalmente in violazione alle normative in materia di sicurezza della navigazione.
LE OPERAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE Tra le iniziative più importanti dell’intera operazione condotta dai militari della guardia costiera emergono quella tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Nel corso di questo intervento i militari hanno sequestrato di 10 tonnellate (diecimila kg) di Tonno Rosso lo scorso fine settimana ad un autotrasportatore sbarcato dai traghetti a Villa S. Giovanni e diretto in Spagna.
Secondo quanto accertato dai militari, il tonno, coperto da ghiaccio, era celato dietro alcune pedane di Alalonga, poste in prossimità del portellone dell’autotreno.
La normativa comunitaria e nazionale protegge oggi tale specie ittica, in quanto soggetta ad un piano di ripopolamento. Solo alcuni pescherecci autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali possono catturare tale specie ittica, secondo quote prestabilite.
L’operazione è scattata a seguito della segnalazione da parte di un militare della Guardia Costiera, in servizio presso un ufficio marittimo siciliano che si trovava, libero dal servizio, con la propria famiglia a bordo del traghetto da Messina a Villa S. Giovanni. Immediatamente una pattuglia di militari della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, congiuntamente al personale dell’Ufficio Locale Marittimo di Villa S. Giovanni, ha bloccato e ispezionato il Tir all’uscita del traghetto.
Dal minuzioso controllo da parte degli ispettori pesca di questa Capitaneria è emersa la presenza di n. 83 grossi esemplari freschi di tonno rosso senza la prevista documentazione attestante la provenienza e quindi la tracciabilità (B.C.D. Bluefin Tuna Catch Documents). Il pesce è stato sequestrato e depositato nelle celle frigo del mercato ittico comunale messo a disposizione dal Comune di Reggio Calabria. Al conduttore del mezzo, alla ditta (messinese) proprietaria del camion ed alla ditta (catanese) che aveva commissionato il trasporto, è stato elevato un verbale amministrativo di ottomila euro
I tonni, giudicati idonei al consumo umani dal dirigente medico veterinario della locale A.S.P. di Reggio Calabria, prontamente intervenuto, sono stati successivamente donati in beneficienza, grazie alla pianificazione di riparto decisa di concerto con la Prefettura di Reggio Calabria, a numerosi Enti ed Associazioni caritatevoli per il successivo consumo presso le mense degli stessi trasformando, così, una condotta non conforme alle vigente disposizioni normative, in un gesto a favore dei soggetti più bisognosi.
Il tonno rosso, che appartiene alla specie ittica Thunnus Thynnus, è la più pregiata tra le specie di tonno. In passato, per le notevoli quantità pescate, è stato soggetto a rischio di estinzione, quindi attualmente le catture sono soggette a piani pluriennali dalla normativa europea e nazionale. Infatti, i motopesca, al rientro della battuta di pesca redigono un apposito documento, denominato B.C.D., indicante la quantità dei tonni catturati. Tale documento seguirà il prodotto ittico fino al consumatore finale, per certificare la tracciabilità dello stesso.
Mentre a Reggio Calabria le motovedette della Guardia Costiera, nel tratto di mare compreso tra Capo Spartivento e Bagnara Calabra hanno proceduto al sequestro di nr. 17 esemplari di Tonno Rosso, per circa duemila kg, elevato 4 verbali amministrativi per un importo totale di 16mila euro. Anche questo ingente quantitativo è stato giudicato idoneo al consumo umano dai dirigenti medici veterinari dell’Asp di Reggio Calabria e quindi è stato devoluto in beneficienza alle locali Associazioni caritatevoli.
Un’altra importate attività è stata eseguita a cura del personale militare della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, che ha elevato un verbale amministrativo di duemila euro e sequestrato oltre 2 tonnellate di cozze in località di Cassano allo Ionio a carico di un trasportatore di una ditta pugliese.
Secondo quanto accertato dagli uomini della guardia costiera, i mitili, infatti, viaggiavano senza il documento di accompagnamento previsto dal Regolamento (CE) 853/2004, erano sprovvisti di attestazione circa la loro provenienza e quindi, in assenza di tracciabilità, sono stati giudicati dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenuti su richiesta della Guardia Costiera, non idonei al consumo umano. Tutte le cozze sono state quindi distrutte attraverso una ditta autorizzata.
DIREZIONE MARITTIMA: «TOLLERANZA ZERO» «L’attività di controllo alla filiera della pesca da parte di tutto il personale della direzione marittima – si legge in una nota della direzione marittima della Guardia costiera di Reggio Calabria – con tolleranza zero verso coloro che di fatto effettuano attività illecite ed in modo particolare verso coloro che vendono prodotti alterati dal punto di vista igienico-sanitario o non idonei al consumo umano, è una delle principali linee d’indirizzo dell’attività istituzionale del corpo delle capitanerie di porto. Alla luce dei risultati raggiunti l’obiettivo di garantire la tutela del cittadino quale consumatore finale e del patrimonio ittico nazionale in generale prevenendo l’immissione sul mercato di alimenti non in regola con la normativa vigente, può dirsi compiutamente raggiunto».
«Ma ancor più potranno ottenersi positivi risultati – conclude la nota – grazie alla collaborazione della collettività, invitata a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazioni».

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