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Ferro: «Strutture socio-sanitarie a rischio default»

La parlamentare di Fratelli d’Italia denuncia la situazione in cui versano i centri di assistenza in Calabria: «Senza pagamenti e senza convenzioni rischiano la chiusura entro fine anno»

Pubblicato il: 02/07/2018 – 9:36
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Ferro: «Strutture socio-sanitarie a rischio default»
CATANZARO «L’appello di don Biagio Amato sul grave stato finanziario in cui versa il settore dell’assistenza socio-sanitaria chiama ancora una volta alla responsabilità la politica regionale, che deve assumersi la responsabilità di governare la situazione senza continuare a lasciare le decisioni alla magistratura». È quanto afferma, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro. «Da mesi – prosegue Ferro – le strutture non ricevono il pagamento delle prestazioni erogate in regime di accreditamento e di convenzione, e da sei mesi non possono neppure fatturare non essendo state rinnovate le convenzioni scadute a dicembre. Insomma prima di fine anno le Rsa non potranno ricevere le risorse dovute, e ciò rischia di portare al collasso quelle realtà che offrono servizi di alta qualità un settore dal rilevante valore sociale quale quello dell’assistenza agli anziani». «Si continua così a penalizzare l’assistenza territoriale – aggiunge la parlamentare – e in particolare vengono colpite quelle strutture che offrono assistenza ad anziani e disabili e che soprattutto nei paesi dell’entroterra rappresentano una concreta alternativa al ricovero ospedaliero. Già mesi fa ho suggerito al governatore di attivare un tavolo tecnico-istituzionale che affronti la questione in maniera concreta, anziché lasciare trascorrere inutilmente tempo prezioso, con il rischio di mettere definitivamente in ginocchio le strutture socio-assistenziali e aggravare i disagi vissuti dalle famiglie degli operatori e dei tanti professionisti qualificati, costretti a sopportare pesanti sacrifici economici e a confrontarsi con una angosciante incertezza sul proprio futuro occupazionale». «Sarebbe mortificante – conclude Ferro – se in questa grave situazione di difficoltà si inserissero, come paventato da più parti, realtà imprenditoriali del centro-nord che hanno manifestato interesse ad inserirsi nel settore socio-assistenziale calabrese».
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