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«Per Abramo conta solo Abramo»

di Sergio Costanzo*

Pubblicato il: 07/07/2018 – 13:23
«Per Abramo conta solo Abramo»

Come diceva Lorenzo de’ Medici: del doman non v’è certezza! In Italia spunta ogni tanto, nel marasma di una politica disastrata, una chimera che non è né carne, né pesce, un vaso vuoto con tanta capacità di parlare senza dire nulla. Al tempo, in Italia furono Veltroni e Fini. Oggi a Catanzaro è Sergio Abramo: il Sergio che vince (dice lui), ma non convince (dicono i suoi). C’è il fondato dubbio di essere di fronte ad un caso clinico politico oppure in prossimità di una campagna elettorale innovativa per le prossime Regionali, che si sintetizza con lo slogan: non votatemi, sono Pinocchio e racconto solo frottole!
È di oggi il maldestro e sconclusionato tentativo del sindaco Abramo di far emergere divergenze tra l’amministrazione comunale e il presidente Oliverio durante la sua conferenza stampa. Eppure Oliverio era stato da lui stesso lodato nell’ultimo consiglio comunale, tutto questo non fa altro che evidenziare il forte stato confusionale,  l’incoerenza di un uomo che da tempo ormai vive una profonda contraddizione interna.
È del tutto superfluo ribadire ai catanzaresi il sostegno che il presidente Oliverio ha dimostrato puntando su Catanzaro che tornerà ad essere un punto riferimento per la Calabria, rilanciandola nella funzione che si richiede e che necessita ad un capoluogo di regione.
A sostegno di ciò, Oliverio ha ribadito che gli investimenti previsti per Catanzaro ammontano a 686 milioni di euro, nei quali rientrano i progetti per la metropolitana di superficie, per il sistema della mobilità urbana, della ferrovia Catanzaro Lamezia e Catanzaro-Cosenza. Ma anche il porto con 20 milioni di investimenti «perché siamo – ha affermato Oliverio – la regione del mare oltre che di una montagna bellissima»; la costruzione del nuovo ospedale: «119 milioni per la realizzazione di una struttura moderna che consentirà di qualificare l’offerta sanitaria anche attraverso la fusione tra Università e Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio perché in questo contesto – ha specificato il presidente Oliverio – Catanzaro, dove ha sede anche la facoltà di medicina, deve essere considerata il cuore della formazione e della ricerca  in tema sanitario»; l’Agenda urbana con interventi su energia e mobilità sostenibile, inclusione sociale, istruzione, start-up per oltre 32 milioni di risorse programmate. Ma anche il progetto di recupero del Duomo, depurazione, ingegnerizzazione delle reti idriche, rifiuti, formazione, difesa del suolo ed edilizia scolastica; senza dimenticare la nuova ferrovia jonica e la variante della SS 106 jonica Catanzaro-Crotone, gli interventi per l’accessibilità con il potenziamento degli aeroporti «attraverso i quali si possono raggiungere quasi tutte le capitali europee».
A questo punto viene da domandare: ma lei signor sindaco Abramo, invece di fare i suoi soliti proclami da palchi o da testate giornalistiche, che continuamente contraddice, dovrebbe pensare al capoluogo che oggi può sperare in un futuro più roseo solo grazie alpPresidente Mario Oliverio e non a suoi meriti? Tuttavia un merito bisogna riconoscerlo ad Abramo ed al suo modo di fare politica. Un metodo che si richiama all’insegnamento Formigoni, quello di un sistema clientelare diffuso, dove l’istituzione è funzionale solo a chi dice di governare, visto che non incontra il cosiddetto bene comune, avendone perse le tracce.
Cosa diversa è quella di un individuo che mette tempra morale e desiderio di incidere sul bene comune quando viene chiamato, perché eletto, a governare. Cosa che assume un valore ancora più specifico e per altri versi esaltante, quando diventa “sindaco”, perché essere sindaco si coniuga perfettamente con il “fare”, che diventa valore di vita e capacità di cambiamento.
Ma, il nuovo politico del ventunesimo secolo non fa politica per dare vita alla propria idea di società, la fa per suo interesse personale. La fa per inesauribile sete di apparire, la fa per ambizione. Per arrivismo. Abramo è il politico del ventunesimo secolo a pieno titolo. Per lui l’idea da portare avanti non conta, per lui conta Abramo.
La città e i catanzaresi non sono stupidi e sapranno giudicare quando verranno chiamati alle urne, mentre Abramo (il sindaco)alle Regionali potrà fare solo lo spettatore! Seduto in poltrona non solo dai cittadini, ma dalla faida che si aprirà nel centro-destra… come sempre.

*Capogruppo “Fare per Catanzaro”

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