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I laboratori "riaprono" alle ricette. «Non è giusto che paghino gli utenti»
Il presidente di Asa Calabria Bilotta: «L’ottusità del sistema penalizza i privati. Siamo fiduciosi nel giudizio del Tar»
Pubblicato il: 13/07/2018 – 10:49
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CATANZARO «Un gesto di avvicinamento agli utenti che non è giusto paghino per l’ottusità di un sistema che penalizza i laboratori di analisi». È quanto afferma Francesco Bilotta, presidente Asa Calabria, in riferimento – è detto in un comunicato – alla decisione di riprendere l’accettazione delle ricette dagli esenti.
Un blocco quello attuato dalle associazioni di rappresentanza dei laboratori privati, a seguito dei decreti del Commissario ad acta per la sanità in Calabria, che ha creato disagi agli utenti abituati ad utilizzare i centri accreditati che, nella regione, realizzano oltre il 50 per cento del fatturato grazie al Sistema sanitario regionale. «In Calabria eroghiamo molto meno di quello che avviene nelle altre regioni – sostiene Bilotta – ma la situazione precipita dopo che il commissario Scura ha emanato due decreti, i numeri 72 e 87 del 2018, del commissario ad acta per la sanità che fissano il tetto massimo di finanziamento per le strutture private accreditate, in particolare per le strutture ambulatoriali. Anni fa una norma nazionale introdusse il superticket, vale a dire una quota fissa a carico del cittadino non esente, in pochi casi anche per l’esente, per ciascuna richiesta/impegnativa del Servizio sanitario nazionale di esami ambulatoriali, che si aggiunge alla franchigia. Cioè il cittadino non esente paga le tariffe delle prestazioni riportate in ricetta fino ad un massimo di 45 euro (questa è la franchigia, il resto è a carico del Ssn), cui si aggiunge una quota fissa, variabile a seconda della regione, che in Calabria ammonta a 11 euro. Ciò riguarda i non esenti cioè circa un calabrese su 3, cosa che pare sia dovuta al fatto che la Calabria è la regione più povera d’Italia».
«Una situazione inaccettabile – riporta il comunicato – che aveva portato ad un forte scontro tra Poliambulatori e Regione, con conseguente blocco delle ricette per esenti e ricorso al Tar». Bilotta nonostante i tagli ai laboratori privati accreditati aveva deciso comunque di fornire un servizio agli esenti, offrendo loro il 40% di sconto.
«Ora che il merito è stato rinviato a fine settembre con la parte politica abbiamo convenuto di superare questo blocco – sostiene ancora Bilotta – siamo fiduciosi che il Tar accolga le nostre istanze e nel frattempo abbiamo sbloccato la situazione a favore degli utenti. Va anche sottolineato, e non è vicenda marginale, che pur per un budget ridicolo rispetto a quello di altre regioni, non veniamo pagati dall’estate 2017 e questa situazione sta mettendo in seria difficoltà molti laboratori che hanno dato il via ai primi licenziamenti, scelta che continuerà pericolosamente se il Tar dovesse respingere le istanze dei privati».
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