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Giornata campale per il “ripescaggio” del Crotone in serie A

Al via il processo sportivo contro Parma e Chievo, che rischiano la retrocessione. Sentenza attesa nel pomeriggio

Pubblicato il: 17/07/2018 – 13:43
Giornata campale per il “ripescaggio” del Crotone in serie A

ROMA Giornata “campale” per Parma e Chievo che nel pomeriggio conosceranno quale sarà il loro futuro nel calcio italiano. Il processo sportivo avrà inizio alle 15 presso il Tribunale federale nazionale della Figc a Roma e la sentenza è attesa nel pomeriggio. A forte rischio per loro la prossima stagione in serie A, con Palermo e Crotone alla finestra e pronte a subentrare. In tarda mattinata ha preso il via il processo all’attaccante Emanuele Calaiò del Parma, con il club chiamato a rispondere per responsabilità oggettiva. Il giocatore è accusato di tentato illecito sportivo per alcuni messaggi spediti via whatsapp all’ex compagno di squadra Filippo De Col. In particolare, quattro giorni prima dell’incontro del 19 maggio scorso valevole per la serie B tra Spezia (società nel quale militava fino al 2016) e Parma, il giocatore avrebbe inviato alcuni messaggi con whatsapp a due giocatori dei liguri, Filippo De Col e Claudio Terzi, invitandoli a limitare il loro impegno agonistico. Il tutto era finalizzato alla promozione del Parma in serie A. Finì 2 a 0 per la squadra parmense e promozione nella massima serie automatica, grazie al pareggio tra Foggia e Frosinone. Il Parma rischia una penalizzazione che potrebbe far sfumare la promozione in Serie A, dopo che la Procura federale ha chiesto 4 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda per Calaiò e due punti di penalizzazione per il Parma nel campionato 2017-18 (che lo riporterebbero in B) oppure sei punti nel prossimo campionato. Possibili, ma per il momento abbastanza lontane, le possibilità di altre sanzioni, a partire da una maxi multa ma permanenza nel massimo campionato nazionale.
Il Chievo è accusato dalla procura federale di aver effettuato scambi di giocatori con il Cesena. A quanto pare, le due società si sarebbero scambiate 30 calciatori e da qui sarebbero generate plusvalenze fittizie per oltre 25 milioni di euro, stando all’accusa della procura federale. In attesa di conoscere l’eventuale sanzione nei confronti di veronesi ed emiliani sono Crotone e Palermo. Il club calabrese, che nel procedimento è rappresentato dagli avvocati Giancarlo Pittelli, del foro di Catanzaro, ed Elio Manca, del foro di Crotone, retrocesso dalla serie A, si è detto pronto a subentrare al Chievo Verona in caso venga condannato alla retrocessione. I due legali, infatti, lo scorso 12 luglio hanno depositato presso la Procura Federale ed il Tribunale Federale della Figc l’atto di intervento per costituirsi terzo interessato nel processo sportivo a carico del Chievo Verona, producendo copiosa documentazione sulla situazione economico-patrimoniale della società veneta. Nel caso in cui il Chievo Verona venga riconosciuto colpevole i rossoblù chiedono la riammissione al campionato di serie A per la stagione 2018-19. Potrebbe salire in serie A anche la squadra siciliana perché, sconfitta nella finale playoff promozione contro il Frosinone, sarebbe legittimata a fare richiesta. In questo caso, previa retrocessione del Parma. Chiamate in udienza anche le società di Cesena e Bari per le quali, per motivi diversi dalle due di serie A, sono a forte rischio le loro permanenze in serie B. Il Cesena ha aderito all’istanza di fallimento avanzata dalla procura della Repubblica di Forlì, il Bari non ha la copertura economica e non ha avanzato richiesta di iscrizione alla serie B. Per il club barese si parla di ripartenza dalla serie C se non addirittura serie D. In dubbio la permanenza in serie B anche del Foggia anch’esso alle prese con gravi problemi finanziari. La società pugliese punterà alla riduzione dei punti mentre la procura è intenzionata a chiederne la retrocessione.

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