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'Ndrangheta, 12 fermi per la faida del Reventino – NOMI E VIDEO

L’operazione “Reventinum” della Dda del capoluogo ha portato al fermo di 12 persone nell’area montana del Lametino. Due arresti in Val d’Ossola. Tra i reati contestati anche la violenza privata e il…

Pubblicato il: 10/01/2019 – 7:39
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'Ndrangheta, 12 fermi per la faida del Reventino – NOMI E VIDEO
CATANZARO Ci sono anche la violenza privata e il sequestro di persona ai danni dell’avvocato Francesco Pagliuso, ucciso nell’agosto del 2016, tra i reati contestati, a vario titolo, a 12 persone sottoposte a fermo questa mattina dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e Reparti speciali, impegnati nella provincia di Catanzaro ed in alcune località del nord Italia in una vasta operazione – denominata “Reventinum” – per l’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per associazione di tipo mafioso ed altro nei confronti di soggetti ritenuti appartenenti a due contrapposte cosche di ‘ndrangheta attive nell’area montana della Sila catanzarese, quelle degli Scalise e dei Mezzatesta. Contestualmente sono in corso numerose perquisizioni. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri. Ai sodali destinatari del fermo sono contestati, a vario titolo, una serie di reati, tra i quali associazione a delinquere estorsione e appunto violenza privata e sequestro di persona, nell’ambito di una vera e propria faida scaturita per la supremazia del controllo dell’area montana della provincia. https://www.youtube.com/watch?v=Vktqc39sTy0 FERMI IN VAL D’OSSOLA Ci sono anche due residenti in Val d’Ossola, nella provincia di Verbania, tra le 12 persone fermate dai carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e dai Reparti speciali nell’operazione “Reventinum”. Si tratta di un uomo e di una donna. Ai destinatari del fermo sono contestati una serie di reati nell’ambito di una vera e propria faida tra due cosche contrapposte. Sono in corso anche alcune perquisizioni. I NOMI Questi i nomi delle persone fermate dai carabinieri del comando provinciale di Catanzaro. Le 12 persone sono ritenute responsabili di associazione di tipo mafioso e, a vario titolo, dei delitti di estorsione, sequestro di persona, violenza privata, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione illegale di armi, aggravati dalle finalità mafiose. I destinatari della misura sono: Pino Scalise, cl. 58; Luciano Scalise, cl. 78; Andrea Scalzo, cl. 81; Angelo Rotella, cl. 83; Vincenzo Mario Domanico, cl. 76; Mingoia Salvatore Domenico, cl. 65; Cleo Bonacci, cl. 62; Eugenio Tomaino, cl. 64; Giuliano Roperti, cl. 69; Tutuianu Ionela; cl. 77; Giovanni Mezzatesta, cl. 76; Livio Mezzatesta, cl. 79.
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