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Intitolata a Rita Pisano la sala stampa del consiglio regionale

Fu sindaco comunista di Pedace per vent’anni. Picasso ne tracciò il ritratto in occasione del Congresso mondiale per la pace. Boldrini “chiede” il voto per la doppia preferenza di genere

Pubblicato il: 07/02/2019 – 19:04
Intitolata a Rita Pisano la sala stampa del consiglio regionale

REGGIO CALABRIA È stata scoperta a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, la targa con cui si intitola la Sala stampa del Consiglio regionale a Rita Pisano, sindaco del Pci al comune di Pedace dal 1964 al 1984. Colpito dalla sua bellezza Pablo Picasso ne tracciò il ritratto nel 1949 a Roma, in occasione del Congresso mondiale per la pace, chiamandola “La jeune fille de Calabre”.
«È una figura straordinaria di donna e protagonista della vita politica calabrese – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Nicola Irto – per questo attribuisco una grande valenza simbolica e istituzionale alla scelta di dedicarle la Sala Stampa del consiglio regionale».
Nel corso della cerimonia è intervenuto in collegamento video anche il presidente della Regione Mario Oliverio che ha ricordato «la grande coerenza di una donna straordinaria e di un sindaco sempre vicino ai bisogni dei cittadini in un momento molto difficile per la Calabria». Alla cerimonia era presente una folta delegazione di cittadini di Pedace, oggi confluito nel comune di Casali del Manco, ed i familiari di Rita Pisano, tra i quali il figlio Giuseppe Giudiceandrea, consigliere regionale del gruppo Democratici progressisti.
BOLDRINI “CHIEDE” IL VOTO SULLA DOPPIA PREFERENZA DI GENERE «Nel 2016 abbiamo varato una  legge per la doppia preferenza di genere, lasciando ovviamente la piena autonomia alle Regioni. In molte Regioni quella norma è stata recepita perché è importante che il 51% della popolazione venga rappresentato». A dirlo l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, intervenendo alla cerimonia.
«Penso – ha aggiunto – anche per dare senso alla cerimonia di oggi per ricordare Rita Pisano, che molto presto si riesca a discutere questo provvedimento e a votarlo. E’ un appello che voglio fare al Presidente del consiglio regionale della Calabria e a tutte le forze politiche di portare avanti questo sforzo perché ce lo chiede la norma nazionale ed anche la Costituzione. Non credo che al Sud su questi temi si faccia più fatica e ne è un esempio Rita Pisano, antesignana delle battaglie politiche serie. Spero che molto presto ci sia un segnale e mi pare che a livello politico nessuno si sia schierato contro. Ciò detto, però, bisogna arrivare a calendarizzare il provvedimento. Naturalmente non tutto può essere sulle spalle del presidente, ma dei gruppi consiliari che decidono le priorità. Ma so anche che il presidente o la presidente possono contribuire
sicuramente a questo».
«Mi auguro che nella linea di continuità – ha sottolineato ancora Boldrini – si possa riuscire quanto prima a far si che anche la Calabria si dia una legge di genere. Che non è dare una corsia preferenziale alle donne, ma è una norma antidiscriminazione. E quindi basta con lo schema trenta a uno come adesso in Calabria, perché questo schema non rappresenta il 51% della popolazione. E ciò va a detrimento di tutti. Quando le donne vanno avanti ci guadagna il Paese, e io mi auguro che prevalga questo senso di responsabilità dell’oggi e del domani perché penso che tutti vorrebbero dare ai propri figli e alle proprie figlie un futuro dove ci siano per tutti le stesse possibilità».

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