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I dipendenti del Consorzio di Mormanno da 10 mesi senza stipendio
L’appello del sindaco di Frascineto, delegato nell’assemblea dei soci dell’ente di bonifica: «Aver dimenticato gli operai e le loro famiglie è uno schiaffo al vivere civile»
Pubblicato il: 16/03/2019 – 10:59
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FRASCINETO «La situazione che vede i lavoratori del Consorzio dei bacini settentrionali del Cosentino di Mormanno senza stipendio da dieci mesi impone una seria riflessione che non può riguardare solo i lavoratori, vittime di questo increscioso ritardo, ma tutti gli amministratori del territorio e dei livelli superiori. Aver dimenticato gli operai e le loro famiglie, che ove spesso monoreddito praticamente non hanno di cosa mangiare, è uno schiaffo al vivere civile e della dignità che non può più essere taciuto, ma si deve assumere come impegno vero per una politica che vuole fare il bene della gente e di una comunità». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Frascineto, Angelo Catapano, delegato nell’assemblea dei soci di parte pubblica dell’ente di
bonifica.
«Nonostante gli sforzi – prosegue Catapano – portati avanti con grande abnegazione dall’ente e dalle maestranze nell’intento di salvaguardare la vita del consorzio e dei posti di lavoro ad oggi si deve apprendere con estremo rammarico e amarezza che le politiche messe in campo dall’amministrazione vengono neutralizzate e offuscate da una situazione debitoria pregressa che incombe sulla vita stessa del consorzio e per la cui risoluzione urgono interventi di natura straordinaria. Ai lavoratori che si preparano a vivere una nuova stagione di protesta arrivi la mia più sentita solidarietà di amministratore prima e di cittadino poi. Ma il richiamo va alla politica più in generale perché intervenga ora e presto per fermare questo stillicidio che mette a rischio il lavoro di tanti operai e anche la salvaguardia ambientale del nostro territorio».
«Il consorzio ha svolto negli anni – sostiene ancora Catapano – una importante azione a tutela delle nostre aree spesso fragili dal punto di vista idrogeologico. E solo i sindaci sanno quanto importante sia il lavoro svolto con particolare abnegazione dalle maestranze anche senza aver ricevuto il giusto riconoscimento economico. Non è più tempo di stare a guardare e attendere che qualcuno salvi la baracca. Oggi è tempo di fare fronte comune al fianco dei lavoratori, del personale d’ufficio, perché la vertenza del consorzio di bonifica si risolva e ci dia la possibilità di guardare al futuro con speranza e pro positività».
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