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Donna e fratello invalido segregati, arrestato un 53enne di Torano Castello

L’uomo maltrattava la compagna da anni. Il cognato era costretto a lavarsi nella porcilaia. Entrambi non potevano allontanarsi da casa ed erano stati privati dei documenti

Pubblicato il: 25/03/2019 – 17:56
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Donna e fratello invalido segregati, arrestato un 53enne di Torano Castello
TORANO CASTELLO Esausta, dopo anni ed anni di violenze subite, ha trovato il coraggio di confidarsi con i carabinieri denunciando il suo compagno. Sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto con particolare malvagità, cagionando umiliazioni e sofferenze alle vittime: sono queste le accuse per le quali, all’alba di stamattina, sono scattate le manette nei confronti di un 53enne di Torano Castello, in provincia di Cosenza, il quale, da circa 4 anni, costringeva la compagna e il cognato diversamente abile a subire maltrattamenti, minacce e vessazioni, segregandoli in casa. La triste vicenda è venuta alla luce il 27 gennaio 2019, allorquando i militari della stazione carabinieri di Torano Castello, a seguito di richiesta pervenuta al 112, soccorrevano la donna, la quale, visibilmente provata, si è decisa a raccontare le crudeltà che stava subendo ormai da anni dal proprio compagno. Trasferite immediatamente le due vittime in una casa famiglia, i carabinieri hanno potuto sviluppare una meticolosa indagine, da cui è emerso che l’aguzzino: si appropriava in via esclusiva della pensione di invalidità riconosciuta al fratello della compagna, impediva alla donna e al cognato di allontanarsi dall’abitazione in cui convivevano, privandoli dell’autonomia economica e dei documenti personali, sorvegliandoli e riportandoli con la forza a casa quando tentavano di allontanarsi, minacciava e maltrattava il cognato invalido, percuotendolo anche con un bastone, imponendogli di svolgere pesanti lavori nei campi, facendolo vivere in condizioni disumane («privato di ogni dignità e costretto a vivere insieme agli animali») in una baracca priva di servizi igienici con la possibilità di utilizzare il lavabo della porcilaia per la pulizia personale, non esitando a rinchiuderlo altresì all’interno del recinto con un lucchetto al cancello, minacciava e maltrattava la compagna picchiandola violentemente, anche con un trapano, al punto tale da ridurla a uno stato di prostrazione e di sudditanza psicologica. A seguito dei precisi riscontri acquisiti dai carabinieri, il gip presso il Tribunale di Cosenza ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita nella mattinata odierna.
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