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Catanzaro, guai giudiziari per la Siarc
L’amministratore della nota società di servizio mensa è indagata per turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa
Pubblicato il: 27/03/2019 – 20:41
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CATANZARO Una proroga di indagine di sei mesi. È quello che la Procura di Catanzaro ha chiesto al giudice per le indagini preliminari relativamente a un procedimento a carico di Simona Albano, 49 anni, amministratore della Siarc di Catanzaro, nota società del capoluogo che storicamente fornisce servizio mensa in molte strutture pubbliche catanzaresi. I reati ipotizzati nel fascicolo sono turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e truffa. Gli episodi sui quali la Procura di Catanzaro sta indagando sono relativi a ottobre 2015 e febbraio 2016. Simona Albano è iscritta nel registro degli indagati dallo scorso 5 settembre. Il gip dovrà ora decidere se concedere altri sei mesi di proroga per le indagini su quella che, a giudicare dai reati ipotizzati, sembra una gara d’appalto poco chiara che, a quanto pare, sarebbe solo un segmento di una più vasta indagine, condotta dalla Guardia di finanza, sulle attività della Siarc e sui suoi rapporti con la pubblica amministrazione.
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