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Catanzaro, più vicino il via ai lavori della nuova Procura

No del Tar alla sospensiva chiesta dalle imprese escluse dall’Agenzia del demanio. Mercoledì gli incontri pre-contratto al complesso monumentale

Pubblicato il: 27/03/2019 – 18:00
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Catanzaro, più vicino il via ai lavori della nuova Procura
CATANZARO Si fa sempre più vicino l’affidamento per iniziare i lavori al vecchio ospedale militare di Catanzaro che diventerà la sede della nuova Procura della Repubblica nel capoluogo. Mercoledì non è passato inosservato un certo andirivieni davanti all’edificio in piazza Francesco Stocco. Si tratterebbe di incontri pre-contratto per la rifunzionalizzazione del complesso immobiliare che l’Agenzia regionale del demanio ha dato in aggiudicazione, agli inizi di marzo, alla Rt Athanor Consorzio Stabile Scarl. Il Tar di Catanzaro, nella stessa giornata, non ha concesso la sospensiva richiesta dalla consorzio di imprese che inizialmente si era aggiudicato l’appalto ma che era stato escluso perché l’Agenzia del demanio aveva riscontrato delle anomalie negli atti della procedura. Resta, quindi, ancora in vigore – in attesa della prossima pronuncia del Tar – la scelta dell’Agenzia del demanio sulla seconda classificata. Il bene immobile era bloccato da tempo immemore dal lucchetto burocratico degli usi civici. Contemporaneamente, i magistrati della Procura della Repubblica di Catanzaro lavorano “pigiati” all’ultimo piano del palazzo della Corte d’appello, mentre gli uffici della Polizia giudiziaria si trovano in un’altra struttura in fitto. Tutti gli uffici, con il nuovo progetto, saranno trasferiti nell’ex Ospedale militare. Una parte del bene, invece, tornerà alla città. Tornano nella disponibilità dei cittadini, per esempio, il parco e la vecchia chiesa, destinata a diventare un centro polifunzionale. La svolta, rispetto all’inedia nella quale versava il complesso monumentale, è arrivata il 16 maggio 2016, nel corso della cerimonia di insediamento del procuratore capo Nicola Gratteri. Le emergenze, pratiche, per il nuovo procuratore erano due: l’aumento dell’organico e una sede appropriata. Problemi che sono stati subito, senza troppi giri di parole, messi sul piatto da Gratteri. L’aumento dell’organico ha trovato risposte in tempi celeri grazie a una tenace “presa” su Csm e Governo che hanno risposto alle esigenze dell’ufficio di Procura. Più lungo e farraginoso si è presentato l’iter per la ristrutturazione dell’ex Ospedale militare. Ma la risoluzione sembra ormai in dirittura d’arrivo.
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