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“Business Ideas”, la gara annullata costa alla Regione 3,2 milioni

Procedura cancellata dopo la firma del contratto. Il Tribunale dà ragione al raggruppamento d’imprese che se l’era aggiudicata

Pubblicato il: 11/05/2019 – 16:41
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“Business Ideas”, la gara annullata costa alla Regione 3,2 milioni
CATANZARO Il contratto era stato firmato nel novembre 2015. “Business Ideas”, una delle più importanti iniziative della Regione nel campo della formazione – una gara da circa 7 milioni di euro – sarebbe dovuta partire di lì a poco. Invece la burocrazia decise di annullarla e stoppare l’esperimento finanziato con i fondi dell’Unione europea. Seguì un ricorso da parte di Isim, mandataria del raggruppamento d’imprese che si era aggiudicato la gara (vi abbiamo raccontato qui la vicenda). E, adesso, il primo step giudiziario della storia. Che potrebbe non essere l’unico, visto che la Procura di Catanzaro avrebbe acceso i riflettori sulla procedura. La sentenza del Tribunale di Catanzaro condanna l’amministrazione regionale al pagamento di 3,2 milioni di euro in favore di Isim, azienda catanzarese al vertice del raggruppamento temporaneo di imprese che si era aggiudicato la gara, somma alla quale vanno aggiunti gli interessi legali e la rivalutazione monetaria. La Cittadella dovrà anche versare le spese di lite (1,713 euro) e 27.852 euro «per competenze professionali». FERRO: «CATTIVA AMMINISTRAZIONE» «A commentare la notizia è il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro. «Esattamente due anni fa – scrive – avevo denunciato anche attraverso la stampa il rischio, al quale il governatore Oliverio aveva esposto i calabresi, di un risarcimento da oltre tre milioni di euro nei confronti del raggruppamento di imprese danneggiate dall’assurda decisione di definanziare il progetto “Business ideas” destinato agli studenti di età compresa tra 16 e 28 anni residenti in Calabria, dopo che era già stato stipulato il contratto. Purtroppo, è il caso di dire, avevo ragione». Ferro commenta la sentenza e la notizia dell’indagine avviata dalla Procura che avrebbe già portato al sequestro del carteggio sul bando da parte della Guardia di finanza. «Ricordo che il 22 giugno 2015 era stata effettuata l’aggiudicazione del bando,  il 4 novembre è stato stipulato il contratto ed il 1 dicembre, meno di un mese dopo la stipula del contratto, la giunta regionale ha deliberato di definanziare il progetto attraverso la delibera n. 503 del 1 dicembre 2015, pubblicata sul Burc dopo circa tre mesi dalla sua adozione, con la quale la giunta regionale ha rimodulato il piano dei fondi Pac ed ha autorizzato il Dipartimento Bilancio a ridurre il capitolo di spesa relativo all’azione “business ideas” ed iscrivere le somme sul Fondo Unico Pac. Al di là dei tecnicismi ed a prescindere dalle ragioni che hanno indotto la giunta regionale a rimodulare i fondi Pac, era sembrato subito evidente come, per via di un contratto già stipulato, la Regione avesse già assunto impegni giuridicamente vincolanti che, evidentemente, non hanno formato oggetto di alcuna valutazione sulle possibili conseguenze, tanto da arrivare oggi ad una pesantissima condanna da parte del Tribunale. Un altro esempio di cattiva amministrazione delle risorse pubbliche e della scarsa considerazione che la giunta Oliverio dedica non solo al mondo dell’impresa, ma anche ai progetti di formazione destinati ai giovani calabresi».
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