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Sgarbi: «La Calabria è simbolo di umanità ed accoglienza»

Il noto critico ha partecipato alla presentazione del volume di Franco Corbelli, “La favola di Cisse”, al Salone del Libro di Torino

Pubblicato il: 13/05/2019 – 16:02
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Sgarbi: «La Calabria è simbolo di umanità ed accoglienza»
TORINO «La stessa idealità, la stessa umanità» lega – nelle parole di Vittorio Sgarbi al salone del libro – Franco Corbelli, autore de “La favola del piccolo Cisse” al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Il noto critico d’arte ha partecipato alla presentazione del volume  al Salone Internazionale del Libro di Torino. Sgarbi è stato relatore d’eccezione per presentare la “favola” di Corbelli insieme all’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Maria Francesca Corigliano, al giornalista Filippo Veltri e al delegato alla Presidenza regionale per le politiche sull’immigrazione, Giovanni Manoccio. Questa è stata anche l’occasione per ricordare le radici profonde dell’amicizia con Franco Corbelli «paradossalmente nata tanti anni fa da una clamorosa inimicizia mediatica». Corbelli, infatti, lo contestò pubblicamente, tanto da meritarsi l’appellativo di “antiSgarbi” Il critico d’arte si è poi soffermato sui temi trattati nel libro: l’accoglienza, l’integrazione, sfondo della storia di un bambino ivoriano di 5 anni sbarcato da solo nel porto di Corigliano, il 15 luglio del 2017, con tutto il suo bagaglio di tragedie familiari, disperazione e povertà. «Pagine che spiegano come la ragion di Stato non possa mai prevalere sui valori di civiltà – ha spiegato Vittorio Sgarbi – e che rappresentano il manifesto umano e politico di Franco Corbelli». Parole cui si è associata anche l’assessore Maria Francesca Corigliano: «La lettura di questo libro ci restituisce fiducia nell’umanità dell’uomo. – ha affermato – Non c’è niente di impossibile se la volontà è ferma». Maria Francesca Corigliano che ha inoltre ricordato «l’impegno condiviso» tra Corbelli e il presidente Mario Oliverio per la costruzione del Cimitero Internazionale dei Migranti a Tarsia. Una grande opera umanitaria in un luogo dalla forte valenza simbolica, già sede di un campo di internamento durante la Seconda Guerra Mondiale, che nell’immediato futuro renderà in tutto il mondo testimonianza del volto solidale della Regione Calabria.
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