REGGIO CALABRIA «Governo del Cambiamento? Di Cosa? Credevamo che, con l’avvento di Cotticelli e Schael le cose in sanità potessero, se non cambiare, almeno migliorare. Ormai sono 4 mesi che i commissari nominati dal governo 5 Stelle-Lega governano la Sanità calabrese e guardando i decreti da loro emanati c’è da stare poco allegri». Bruno Ferraro, segretario regionale Fials, critica l’atteggiamento dei due incaricati dal governo e annuncia un ricorso nei loro confronti per comportamento antisindacale. «Degli 83 decreti approvati dall’8 gennaio a oggi – scrive Ferraro – ben 51 riguardano autorizzazione e pratiche afferenti il privato il resto ordinaria amministrazione. Non vi è traccia di assunzione, di personale sanitario, di riordino della rete ospedaliera e/o territoriale, d’edilizia sanitaria, di atti di programmazione. Cioè di tutte quelle cose che oggi servirebbero alla sanità calabrese».
«In compenso, oltre alle innumerevoli passerelle mediatiche – prosegue Ferraro –, i commissari organizzano con Cgil, Cisl e Uil tavoli e tavolini firmando accordi su materie riguardanti la contrattazione con tutte le sigle firmatarie del contratto nazionale, compresa la Fials che è il maggior sindacato autonomo della Regione. Fials che alle elezioni delle Rsu del marzo 2018 ha battuto la Cgil in Calabria ed è quasi alla pari della Uil. Fials che in alcune province come Reggio e Cosenza addirittura è la prima sigla sindacale sia nel comparto sia nella dirigenza medica».
La cosa comica, per la Fials, «è che i 5 Stelle gridano contro Oliverio e il Pd, poi i loro commissari fanno gli accordi con sindacati da sempre vicini a Oliverio ed escludono quelli che ad Oliverio, come la Fials, sono invisi. È vero che ormai in Calabria non si capisce niente, ma la Fials ha capito e per difendere operatori e cittadini ha inoltrato ricorso giudiziale per comportamento antisindacale contro i commissari Cotticelli e Schael, il presidente Oliverio e Antonio Belcastro, dg del dipartimento Tutela della Salute».
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