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Decreto Calabria, Rosato: «Mossa del governo per prendere il potere»

Il vicepresidente della Camera a Reggio: «Provvedimento assurdo». Poi sul momento dell’esecutivo: «Chieda la fiducia al Parlamento»

Pubblicato il: 05/06/2019 – 14:56
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REGGIO CALABRIA «È un decreto assurdo quello fatto dal governo per prendere potere e nominare, al di là delle norme, i direttori sanitari, estromettendo anche l’albo nazionale che riguarda la professionalità delle persone. Non per fare polemiche, ma ritengo che la nomina di un assistente parlamentare non può essere un valore aggiunto per la sanità calabrese». Così Ettore Rosato, vice presidente della Camera, oggi a Reggio, parlando del decreto governativo per la sanità in Calabria. Rosato, a margine del convegno dedicato alle autonomie regionali, ha detto che «c’è molta opacità che riguarda l’impianto di una legge, quella sul così detto federalismo differenziato, rispetto alla definizione di un quadro che riguarda tutto il Paese. Il problema non è cosa facciamo con il Veneto, ma cosa facciamo per l’Italia». «Bisogna promuovere una discussione, schietta e trasparente – ha aggiunto – per spiegare a tutti gli italiani cosa vuol dire l’applicazione del regionalismo differenziato, gli effetti che produrrebbe, affermando con chiarezza che i 50 miliardi di euro in più che si fermerebbero in Veneto, com’è stato detto nella recente campagna elettorale, a chi verrebbero sottratti. E questo è un problema non risolto». Un passaggio Rosato lo dedica anche alle Europee: «Siamo andati in campagna elettorale, abbiamo fatto il nostro risultato con un partito compatto. Ma la cosa vera è che le forze politiche che compongono questa maggioranza di governo dovrebbero venire in aula con le dimissioni e chiedere la fiducia al parlamento sulla base di un progetto che ormai mi sembra morto. Siamo in pieno stallo parlamentare, girano e rigirano da mesi sempre gli stessi provvedimenti».
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