di Alessia Candito
REGGIO CALABRIA Ad oltre tre anni dal suo arresto e quasi due di arresti domiciliari sanitari, Alberto Sarra torna in libertà. Il Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Silvia Capone, ha accolto l’istanza dei legali, Giuseppe Nardo e Danilo Sarra, ha preso atto dell’esito della perizia tecnico- scientifica e disposto che l’ex sottosegretario regionale torni a casa per sottoporsi alle cure. Accusato di essere uno dei riservati della direzione strategica della ‘ndrangheta, secondo la Dda, Alberto Sarra ha svolto un ruolo fondamentale nella della strategia politica ed elettorale messa a punto dalla direzione strategica della’ndrangheta reggina a Reggio e provincia. Era lui, sostengono i magistrati, l’uomo designato da Paolo Romeo per controllare gli uomini scelti dal gotha della ‘Ndrangheta eseguissero gli ordini. A beneficiarne, erano i vertici dei clan reggini, che in tal modo hanno messo le mani sulla vita politica, economica, sociale della città e della provincia di Reggio. E forse non solo. Per questo motivo, Sarra è imputato nel maxi-processo antimafia Gotha. (a.candito@corrierecal.it)
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