Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 20:07
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Reggio, siglato un protocollo per le indagini contro la tratta di esseri umani

«Fenomeno criminale in espansione». Procure, forze dell’ordine e Regione insieme per «proteggere i soggetti deboli»

Pubblicato il: 13/07/2019 – 15:23
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Reggio, siglato un protocollo per le indagini contro la tratta di esseri umani
REGGIO CALABRIA Un protocollo organizzativo destinato al coordinamento delle indagini sulla tratta di persone è stato firmato dal Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria, dai procuratori della Repubblica di Reggio Calabria, Palmi e Locri, dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, dal questore, dal comandante della Direzione marittima, dai comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza e dalla Regione Calabria. Il protocollo, è scritto in un comunicato, «realizza inoltre un collegamento con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Scopo dell’accordo è quello di rendere più agevole l’emersione di fatti di tratta e la conseguente identificazione delle vittime». Il protocollo prevede inoltre iniziative di collaborazione inter-istituzionale e coordinamento tra autorità giudiziaria, forze dell’ordine ed enti anti-tratta. Questi ultimi, si sottolinea, «in coerenza con quanto delineato nel Piano nazionale anti-tratta approvato dal Consiglio dei Ministri nel febbraio del 2016 e nel documento illustrativo per il “Meccanismo Nazionale di Referral per le persone trafficate”, svolgono un ruolo essenziale nel processo di identificazione delle vittime, quale passaggio fondamentale per i successivi approfondimenti investigativi, nonché per la corretta applicazione delle misure di protezione previste dalla legge. Già nel maggio del 2005 è stata sottoscritta tra le Procure del Distretto di Reggio Calabria – viene ricordato – un’intesa di massima diretta ad individuare le migliori prassi per ottenere criteri condivisi e omogenei di coordinamento delle diverse fasi di approccio alle potenziali vittime della immigrazione clandestina e della tratta di persone e nel giugno del 2010 è stato redatto un primo protocollo sulla tratta degli esseri umani. L’esperienza maturata anche alla luce dell’evoluzione del fenomeno, ha imposto pertanto – prosegue la nota – una necessaria revisione e un più puntuale aggiornamento della convenzione, e ciò al fine di assicurare un approccio plurale nella prassi investigativa e giudiziaria, di promuovere un’applicazione standardizzata delle procedure operative, nonché l’avvio di percorsi formativi per gli operatori di polizia giudiziaria che vengono in contatto con le vittime di tratta particolarmente vulnerabili e conseguentemente bisognevoli di un approccio individualizzato. Il protocollo – si legge in conclusione – si iscrive quindi in un’ottica di opportuna prevenzione e protezione dei soggetti deboli ponendosi comunque come utile e agile strumento di repressione di un fenomeno criminale grave e in costante espansione».
Argomenti
Categorie collegate

x

x