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Sbarra: «L'Italia riparte se si investe nel Sud»
Il segretario generale aggiunto di Cisl ha partecipato all’attivo unitario su Zes e Infrastrutture. Russo: «Il governo investa su viabilità e depurazione»
Pubblicato il: 29/07/2019 – 19:18
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LAMEZIA TERME «Un piano straordinario per il lavoro che valorizzi le tante risorse naturali, culturali ed i settori importanti dell’economia del Sud anche per frenare la fuga dei tanti giovani da queste realtà ,il rilancio della portualità calabrese e meridionale, la realizzazione delle infrastrutture mancanti nel Mezzogiorno, l’implementazione di adeguate politiche sociali e di leve fiscali di vantaggio per le imprese, sono questioni essenziali per ritrovare la via dello sviluppo nazionale. Per questo oggi diremo al Governo che una politica di crescita degna di questo nome non può che partire dal riscatto del Mezzogiorno». Così Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, a margine dell’attivo unitario su Zes e infrastrutture organizzato da Cgil Cisl e Uil di Catanzaro/ Crotone e Vibo Valentia. «L’incontro di oggi a Palazzo Chigi sul Sud – aggiunge – premia la mobilitazione unitaria del sindacato culminata, non a caso, nella grande manifestazione di Reggio Calabria del 22 giugno. Qualcosa finalmente comincia a muoversi, come dimostra anche la recente decisione del Cipe di sbloccare parte delle risorse destinate alle infrastrutture. Resta da capire quando tali risorse saranno concretamente messe sui cantieri, e quante di esse saranno effettivamente orientate sul Mezzogiorno».
Il segretario generale aggiunto ha poi rilevato come «serva tanto più coraggio sulle politiche nazionali di convergenza, a cominciare dal riallineamento di un impegno finanziario che negli ultimi tempi si è deteriorato, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo. In questo senso guardiamo agli sviluppi sul Regionalismo rafforzato con attenzione intransigente rispetto ai rischi di un provvedimento che, se non adeguatamente concertato, potrebbe portare a un inasprimento di questa condizione».
Strategica, per Sbarra, è la partita delle Zes e dell’economia del mare. «Il Mediterraneo – afferma – è oggi enormemente più importante di dieci anni fa, e il nostro Paese ha urgente bisogno di trasformare il suo posizionamento in un vero vantaggio competitivo. Bisogna puntare con decisione sul binomio logistica-portualità, investendo in intermodalità, reti materiali e logiche. Le Zes sono una scelta obbligata, ma le risorse individuate, 300 milioni in tre anni per tutte le aree, sono drammaticamente insufficienti».
«Serve un impegno comune – sostiene ancora Sbarra – che dia spazio alle specificità e ai bisogni locali attraverso una regia nazionale. La via è quella di Patti territoriali che coniughino politiche industriali , sostegno alle pmi e investimenti sul sociale, tutela del lavoro a crescita produttiva, formazione a innovazione, trasparenza a legalità».
«Mai come oggi – conclude – è forte il dovere di investire sul protagonismo del meridione, dei suoi lavoratori e imprenditori, dei suoi giovani e pensionati. La proposta del sindacato è sul tavolo: sta al Governo, ora, cambiare rotta ed aprire una stagione di coesione e riforme concertate».
RUSSO: «SI INVESTA SU VIABILITÀ E DEPURAZIONE» «Salutiamo positivamente l’apertura al confronto dimostrata dal governo venuto fuori dopo le tante mobilitazioni sindacali dei mesi scorsi ad iniziare dalla grande manifestazione nazionale tenutasi a Reggio lo scorso 22 giugno. Ma ora attendiamo impegni concreti per affrontare i tanti mali che affliggono la nostra regione. Ad iniziare dal dramma del lavoro». Lo ha detto Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria a margine del consiglio generale del sindacato che si è svolto a Lamezia Terme a poche ore dall’arrivo in Calabria del ministro per il Sud Barbara Lezzi.
«Siamo stati convocati in Prefettura a Catanzaro – afferma a questo proposito Russo – per sentire le proposte del ministro a nome del governo ma soprattutto per illustrare le nostre. Abbiamo compreso che è intenzione dell’esecutivo Conte di proporre due Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) che rappresentano uno strumento utile per incidere sull’economia calabrese. Ecco noi chiederemo di non disperdere le risorse in mille rivoli ma di concretarli su due temi fondamentali per lo sviluppo della regione: infrastrutture, a partire dalla viabilità, e depurazione». «Sul primo tema – sostiene il segretario generale di Cisl Calabria – pensiamo alla viabilità soprattutto della fascia ionica calabrese. Ci sono 1 miliardo e 350 milioni di euro inspiegabilmente bloccati per realizzare il macrolotto 3 dell’alto jonio cosentino a cui si aggiunge un altro miliardo sul tratto della statale 106 Sibari-Reggio. Se c’è la volontà del governo e le risorse idonee chiederemo di investire le somme per realizzare quelle opere». «Così come – aggiunge – c’è da destinare risorse per risolvere definitivamente il problema della depurazione delle acque. Un tema che influisce sullo sviluppo del turismo puntando proprio sul potenziale della grande risorsa balneare rappresentata da oltre 800 chilomentri di costa e dunque sull’economia complessiva della regione». «Un tema – sottolinea – che non può essere affrontato lasciandolo solo all’iniziativa dei singoli comuni, ma deve far parte di una strategia complessiva del governo». «Saranno queste le proposte – conclude Russo – che porteremo al centro della discussione con il ministro. Attualmente è in corso una riunione con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con il governo Conte sul Mezzogiorno. Vigileremo se ai proclami seguiranno i fatti».
«Siamo stati convocati in Prefettura a Catanzaro – afferma a questo proposito Russo – per sentire le proposte del ministro a nome del governo ma soprattutto per illustrare le nostre. Abbiamo compreso che è intenzione dell’esecutivo Conte di proporre due Contratti istituzionali di sviluppo (Cis) che rappresentano uno strumento utile per incidere sull’economia calabrese. Ecco noi chiederemo di non disperdere le risorse in mille rivoli ma di concretarli su due temi fondamentali per lo sviluppo della regione: infrastrutture, a partire dalla viabilità, e depurazione». «Sul primo tema – sostiene il segretario generale di Cisl Calabria – pensiamo alla viabilità soprattutto della fascia ionica calabrese. Ci sono 1 miliardo e 350 milioni di euro inspiegabilmente bloccati per realizzare il macrolotto 3 dell’alto jonio cosentino a cui si aggiunge un altro miliardo sul tratto della statale 106 Sibari-Reggio. Se c’è la volontà del governo e le risorse idonee chiederemo di investire le somme per realizzare quelle opere». «Così come – aggiunge – c’è da destinare risorse per risolvere definitivamente il problema della depurazione delle acque. Un tema che influisce sullo sviluppo del turismo puntando proprio sul potenziale della grande risorsa balneare rappresentata da oltre 800 chilomentri di costa e dunque sull’economia complessiva della regione». «Un tema – sottolinea – che non può essere affrontato lasciandolo solo all’iniziativa dei singoli comuni, ma deve far parte di una strategia complessiva del governo». «Saranno queste le proposte – conclude Russo – che porteremo al centro della discussione con il ministro. Attualmente è in corso una riunione con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil con il governo Conte sul Mezzogiorno. Vigileremo se ai proclami seguiranno i fatti». Argomenti
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