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I sindacati: «Basiti per i licenziamenti all'Ao "Pugliese-Ciaccio"»
Cgil, Cisl e Uil scrivono a Belcastro e Cotticelli: «Dimostrino che gli accordi non sono carta straccia»
Pubblicato il: 02/09/2019 – 11:47
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CATANZARO «Nei giorni scorsi i lavoratori dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro hanno ricevuto una comunicazione formale che di fatto chiude il loro percorso lavorativo con l’Azienda». È quanto si legge in una nota firmata dai segretari di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl (rispettivamente Alessandra Baldari, Luciana Giordano ed Elio Bartoletti), che commentano la notizia «che rimette al centro dei problemi della sanità calabrese la vertenza dei precari che da anni garantiscono i Lea nei presidi ospedalieri degli Spoke e degli Hub».
I sindacati riepilogano gli ultimi passaggi della vicenda, dicendosi «basiti». «L’accordo dell’8 maggio 2019 – dicono – prevedeva la proroga di tutti i lavoratori precari fino al 31 dicembre 2019 e questa proroga doveva servire al commissario Cotticelli per definire i percorsi di stabilizzazione», invece Cgil, Cisl e Uil hanno appreso «dalla stampa, che 18 lettere di licenziamento sono state recapitate ad altrettanti lavoratori. Risulta inoltre che oggi si terrà sulla questione una riunione presso il dipartimento della Salute e non capiamo con chi e per cosa». Un epilogo diverso da quello atteso, per un accordo divenuto «carta straccia». Seguono due domande rivolte al dg del dipartimento Tutela della Salute Antonio Belcastro e al commissario alla Sanità Saverio Cotticelli: «Gli accordi sottoscritti e le tante promesse ai lavoratori sono tutte delegate al dimenticatoio? E senza le assunzioni-stabilizzazioni di personale come si riterrà di garantire i servizi di assistenza e cura alla cittadinanza?».
«Su, Commissario, siamo seri – continua la nota –, riprendiamo il protocollo d’intesa e rendiamone concreti gli importanti contenuti. Con i salari di cittadinanza non si vive, creiamo lavoro dignitoso e prendiamoci veramente cura del bisogno di buona sanità dei calabresi».
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