REGGIO CALABRIA La possibile alleanza giallorossa alle prossime elezioni agita il consiglio regionale. La fronda di una parte dei dem nei confronti del governatore Oliverio è stata infatti “parlamentarizzata”. I riflessi del patto siglato dal governo hanno caratterizzato anche l’ultima riunione dell’assemblea calabrese, nel corso della quale alcuni consiglieri del Pd hanno preso le distanze da Oliverio e dalla sua esperienza amministrativa, auspicando una replica dell’alleanza romana anche in occasione delle prossime Regionali (oggi dal senatore M5S Nicola Morra è arrivata una brusca frenata sulla possibilità di accordo, come potete leggere qui). Un patto che, se dovesse concretizzarsi, escluderebbe a priori l’attuale inquilino della Cittadella.
IL NUOVO ARRIVATO A scatenare il dibattito è stato il nuovo arrivato nel gruppo pd, Giuseppe Giordano, che ha sostituito l’ex capogruppo Sebi Romeo, arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Libro nero”.
Dopo aver sottolineato che la Calabria «ha bisogno di una rivoluzione», il neo consigliere dem ha espresso «amarezza» per le «occasioni perse in questi cinque anni, soprattutto per la sanità». È una bocciatura secca dell’operato di Oliverio, nonché una sorta di prologo al messaggio vero e proprio. Giordano si dice infatti favorevole a un patto tra Pd e 5 stelle alle prossime elezioni regionali: «La Calabria deve guardare con attenzione e con un auspicio a questa alleanza».
La presa di distanza di Giordano non passa inosservata. Il primo a rilevarla è Gianluca Gallo (Cdl), secondo cui «Giordano ha liquidato Oliverio e gli ha chiesto di farsi da parte. Questa richiesta oggi arriva dai banchi della maggioranza: è la notizia del giorno».
A Gallo risponde Mimmo Bevacqua, ovvero uno dei principali sponsor del patto tra dem e pentastellati. E infatti il presidente della commissione Ambiente non rinnova la fiducia a Oliverio, ma rilancia l’auspicio di Giordano. «Gallo – ha detto – è preoccupato da quello che sta avvenendo a livello nazionale, forse si aspettavano di andare a elezioni subito. Io invece saluto positivamente la nascita di questo governo. La politica è fatta di opportunità. E mi auguro che questa alleanza porti risultati positivi al Paese, al Mezzogiorno e alla Calabria».
OLIVERIO E IL CASO SANITÀ Oliverio non ha però voluto prendere in considerazione lo strappo interno al suo partito ma ha preferito tornare suI tema della sanità. «Il Decreto Calabria? È stato una catastrofe», ha ripetuto ancora una volta, per poi ricordare la vertenza delle centinaia di precari che rischiano il posto di lavoro, l’assenza di guida nelle aziende sanitarie e le inibizioni della Regione nei bandi («i nostri ospedali rischiano di non avere i farmaci»). Tutti effetti, secondo Oliverio, del provvedimento «cosiddetto salva-Calabria». «Ho chiesto al neo ministro Speranza un incontro urgente. Sono sicuro che si prodigherà per dare risposte alle emergenze della nostra regione, a partire da quella dei precari. Lui ci darà ascolto. Quanto avvenuto nell’ultimo anno è invece frutto di superficialità e populismo». (pbel)
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