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Salta la legge sul Corap: precari appesi a un filo
Dopo una riunione fiume, le commissioni Affari istituzionali e Bilancio hanno deciso il rinvio della norma sulla liquidazione coatta. Mancherebbero il parere dell’ufficio legislativo e l’approvazione…
Pubblicato il: 30/09/2019 – 19:15
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REGGIO CALABRIA Nuova fumata nera sul Corap. Non sono bastate tre ore di discussione per sbrogliare la matassa in cui è impigliato il destino di 100 lavoratori e del Consorzio unico industriale. Dopo una riunione fiume (l’avevamo anticipato qui), le commissioni Affari istituzionali e Bilancio, in seduta congiunta, hanno infine optato per un rinvio finalizzato all’approfondimento e modifica del testo sulla liquidazione amministrativa coatta dell’ente, presentato dalla giunta regionale.
Il commissario del consorzio unico, Fernando Caldiero, i revisori dei conti, i sindacati, hanno tutti respinto la proposta e invocato diverse modifiche.
Il rinvio è stato un passaggio obbligato anche per via della ferma opposizione dei consiglieri non allineati alle posizioni del governatore Mario Oliverio, tra cui i due del Pd Carlo Guccione e Giuseppe Giordano. A opporsi è stato anche il revisore contabile dell’ente, che avrebbe espresso tutte le perplessità rispetto a una legge che «rischia di lasciare tutto il personale in mezzo a una strada».
Si è così deciso di rinviare il testo definitivo, che non approderà dunque nel Consiglio di oggi, e di mantenere in riunione permanente e congiunta le due commissioni, al fine di emendare il testo nelle sue parti più controverse.
In particolare, hanno lamentato i sindacati e i consiglieri più incerti, il testo della giunta non avrebbe avuto il necessario parere dell’ufficio legislativo e sarebbe arrivato senza la contestuale approvazione del bilancio del Consorzio. Un bilancio in profondo rosso, dal momento che – secondo quanto riferito in commissione – il Corap avrebbe un buco di circa 40 milioni di euro.
Quanto alle modifiche, Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica hanno consegnato un documento con le modifiche richieste. Mentre il Pd, per bocca di Guccione e Giordano, ha chiesto che il nuovo provvedimento individui le funzioni del Consorzio e salvaguardi patrimonio pubblico e professionalità presenti. (p. bel.)
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