«Se non ci fosse in gioco il futuro di questa terra, se non ci fossero presenze e gruppi di potere che vogliono la sua involuzione, non avrei esitato a tirarmi indietro. E non perché me lo imponeva Zingaretti». Così il governatore Mario Oliverio, a margine della presentazione del libro dedicatogli da Michele Drosi, attraverso i suoi social rilancia il suo impegno: «Sono “scomodo” perché in questi anni ho rotto le consuetudini della gestione del potere in Calabria. Le alleanze – aggiunge – si decidono sui territori. Chi pensa di utilizzare la Calabria come merce di scambio politico ha una grave responsabilità».
Un riferimento anche alle implicazioni che le elezioni di oggi in Umbria potrebbero avere sulla futura conformazione dello scacchiedere elettorale: «Questa attesa creata sul voto in Umbria è la chiara espressione di una visione distorta, di una statura politica al di sotto di quella che meritano i cittadini. Cosa c’entra l’Umbria con la Calabria e col Governo Nazionale?»
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