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Clementine: produzione ridotta per l'andamento climatico. Confagricoltura segnala prezzi insoddisfacenti
Il vicepresidente Nicola Cilento: «Realizzati investimenti per rendere il prodotto competitivo. L’auspicio è che gli sforzi non siano vanificati da iniziative di breve respiro in termine di prezzi»
Pubblicato il: 01/11/2019 – 17:13
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ROMA L’andamento climatico ha ridotto quest’anno la produzione italiana di clementine. Il caldo anomalo che si è registrato in particolare nel mese di giugno, fa notare Confagricoltura, ha determinato una diminuzione dei raccolti con punte del 30% rispetto alla precedente annata.
«Il livello dei prezzi però non è soddisfacente, nonostante la minore disponibilità di prodotto – evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti –. In alcuni casi, le clementine sono poste in vendita a prezzi inferiori a quelli che sarebbero giustificati dal normale gioco della domanda e dell’offerta. Invitiamo i protagonisti della filiera a valutare con urgenza la situazione, per migliorare nell’interesse di tutti le prospettive della campagna».
«Negli ultimi tempi – aggiunge il vicepresidente di Confagricoltura, Nicola Cilento – sono stati realizzati investimenti e poste in essere importanti iniziative per valorizzare in termini commerciali la qualità della produzione italiana nei confronti della concorrenza, soprattutto spagnola. È il caso, ad esempio, della IGP Clementine di Calabria. Come produttori abbiamo avviato un programma pluriennale per migliorare la presenza delle clementine italiane sul mercato nazionale e all’estero. Il nostro auspicio – conclude Cilento – è che, con il contributo di tutti i soggetti interessati, il programma non sia rallentato o vanificato da iniziative di breve respiro in termine di prezzi. E soprattutto controproducenti per la parte agricola».
«Il livello dei prezzi però non è soddisfacente, nonostante la minore disponibilità di prodotto – evidenzia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti –. In alcuni casi, le clementine sono poste in vendita a prezzi inferiori a quelli che sarebbero giustificati dal normale gioco della domanda e dell’offerta. Invitiamo i protagonisti della filiera a valutare con urgenza la situazione, per migliorare nell’interesse di tutti le prospettive della campagna».
«Negli ultimi tempi – aggiunge il vicepresidente di Confagricoltura, Nicola Cilento – sono stati realizzati investimenti e poste in essere importanti iniziative per valorizzare in termini commerciali la qualità della produzione italiana nei confronti della concorrenza, soprattutto spagnola. È il caso, ad esempio, della IGP Clementine di Calabria. Come produttori abbiamo avviato un programma pluriennale per migliorare la presenza delle clementine italiane sul mercato nazionale e all’estero. Il nostro auspicio – conclude Cilento – è che, con il contributo di tutti i soggetti interessati, il programma non sia rallentato o vanificato da iniziative di breve respiro in termine di prezzi. E soprattutto controproducenti per la parte agricola». Argomenti
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