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Lo Studio radiologico di Siderno: «Costretti a far pagare le prestazioni ai pazienti»

La struttura, per la quale il Gip di Reggio ha disposto il sequestro di 4 milioni, annuncia uno sciopero per il 30 novembre. «Inaccettabili le decisioni dell’Asp di Reggio Calabria»

Pubblicato il: 25/11/2019 – 17:52
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Lo Studio radiologico di Siderno: «Costretti a far pagare le prestazioni ai pazienti»
SIDERNO Tensione sempre alta attorno alla vertenza dello Studio radiologico di Siderno. Oggi si è tenuta un’assemblea dei lavoratori per un confronto con la proprietà e per determinare la strategia da assumere dopo la manifestazione e la giornata di sciopero prevista il 30 novembre. Due le ipotesi: 1) proseguire l’attività a pagamento, salvo gli esami per i Pazienti oncologici e quelli affetti da gravi patologie degenerative. Ipotesi avanzata dalla Proprietà e finalizzata a raccogliere una cifra con la quale tentare di pagare uno stipendio prima delle festività natalizie; 2) Sciopero ad oltranza con sospensione di ogni attività. Nei prossimi giorni si raccoglieranno le adesioni dei lavoratori ad una o all’altra ipotesi. Nel frattempo è stata inviata – al prefetto di Reggio Calabria, alla struttura commissariale e, per conoscenza, al Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, ai ministeri della Salute e dell’Interno e alla commissione straordinaria del Comune di Siderno – una lettera in cui il presidente del Cda Antonino Strangio riassume i contorni della vicenda. «SERVIZI A PAGAMENTO» E spiega che «a partire dal prossimo mese di dicembre, qualora l’Asp non dovesse provvedere al pagamento delle fatture, saremo costretti a sospendere l’erogazione delle prestazioni con oneri a carico del Servizio sanitario regionale in quanto, da cinque mesi, non vengono corrisposti gli stipendi ai dipendenti e non vengono pagate le ditte fornitrici di beni e servizi. Centinaia di pazienti calabresi saranno costretti a pagare le prestazioni di diagnostica strumentale che solo lo Studio radiologico può garantire; saranno garantite, con oneri a carico del Ssr, solo le prestazioni a favore di pazienti affetti (o sospetti) da patologie oncologiche o gravi malattie degenerative». IL SEQUESTRO Allo Studio radiologico di Siderno, il 23 maggio 2019 sono stati sequestrati oltre 4 milioni di euro su disposizione del Gip di Reggio Calabria per una presunta truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Il sequestro si inserisce nel filone di indagine sulle fatture pagate due volte dall’Asp. Le indagini si sono concentrate sul dettagliato esame di un accordo transattivo concluso nel 2015 tra l’Asp di Reggio e il fornitore privato, con il quale è stato disposto il pagamento della complessiva somma di 7.974.219,16 euro (di cui 5.822.024,33 euro per sorte capitale, 2.054.056,57 euro per interessi di mora, nonché 98.138,26 euro per spese legali, contributi unificati e spese di registrazione) per crediti pregressi, presuntivamente vantati dallo stesso, poiché non ancora riscossi. Secondo l’accusa, quota parte del credito attestato nell’atto transattivo del 2015 – e di cui veniva richiesto il pagamento – in realtà sarebbe stato in precedenza ceduto a società di factoring mediante 31 contratti (tra atti pubblici e scritture private) siglati nel periodo 2005/2015 e poi reclamato con numerosi decreti ingiuntivi presentati contro l’Asp reggina dalla clinica privata innanzi al Tribunale di Reggio Calabria a partire dal 2004, già oggetto di diverse sentenze di condanna al pagamento emesse tra il 2013 e il 2014 dalla stessa Autorità giudiziaria. RICORSO Mercoledì gli Avvocati dello Studio presenteranno in Tribunale istanza di dissequestro sulla base di una perizia. Intanto, il management, che conferma «massima fiducia nella magistratura» considera «non accettabile il comportamento della Commissione straordinaria dell’Asp che ha disposto arbitrariamente la sospensione dal mese di marzo dei pagamenti di prestazioni regolarmente rese».
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