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Maltempo, Vibo chiede lo stato di calamità naturale

Il Comune ha inoltrato la richiesta di dichiarare l’emergenza per l’ondata che ha colpito la città il 13 e 14 dicembre. Limardo: «Noi abbiamo limitato i danni»

Pubblicato il: 17/12/2019 – 13:55
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Maltempo, Vibo chiede lo stato di calamità naturale
VIBO VALENTIA La Giunta municipale di Vibo Valentia ha avanzato richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale, dopo l’ondata di maltempo del 13 e 14 dicembre scorsi. Nella stessa deliberazione è stata fatta richiesta anche di un immediato intervento di carattere logistico e finanziario «indispensabile per assicurare il ripristino dello status qua ante e il ristoro dei danni subiti, nonché di un apposito contributo sulle spese per gli interventi urgenti volti a fronteggiare l’emergenza verificatasi a seguito dell’invocato stato di calamità naturale, al fine di intervenire sul territorio e ripristinare le aree fortemente danneggiate». Nelle giornate di venerdì e sabato scorsi un forte vento con abbondanti precipitazioni ha flagellato il territorio vibonesi con mareggiate con onde alte oltre 5 metri. Dai primi sopralluoghi effettuati è stata rilevata la presenza di gravi erosioni alla costa con conseguente scomparse di interi arenili e il formarsi di costoni pericolanti, il deposito lungo le coste comunali di notevoli quantità di detriti non rimovibili con i comuni mezzi a disposizione dell’Amministrazione, ingenti danni a infrastrutture e strutture a servizio della balneazione nonché ai muri perimetrali delle abitazioni prospicienti alle spiagge. Segnalati inoltre danni alle infrastrutture viarie e immobili comunali in particolare alla scuola Media “Garibaldi” e al cimitero di Bivona. Il sindaco Maria Limardo evidenzia come gli interventi effettuati nei giorni scorsi sui torrenti e fiumi, hanno consentito «di alleviare i danni e di assicurare l’incolumità ai cittadini. Grazie a questi interventi programmati oggi la città è riuscita a limitare i danni. Questa capacità di prevenzione a dimostrazione di un’amministrazione del fare piuttosto che del promettere ha consentito alla comunità di vivere con tranquillità questo evento eccezionale. Fatti non parole».
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