CATANZARO «I sondaggi possono essere abbaglianti e deludenti, l’abbiamo visto spesso, ma sono da prendere in considerazione». Lo afferma Francesco Pitaro, candidato consigliere regionale nella lista “Io resto in Calabria” con Pippo Callipo presidente nella circoscrizione centro. «Quello di “Porta a Porta”, che indica una differenza di 20 punti tra lo schieramento della Santelli e quello di Callipo – aggiunge – può anche sembrare verosimile, ma non tiene conto del grande partito trasversale del “non voto” che in Calabria è stato eclatante la scorsa volta ed è ancora più massiccio in questa circostanza elettorale, come ci stiamo rendendo conto ascoltando i calabresi. Sono state troppe e gravi le inadempienze della vecchia politica».
«E così è cresciuta la sfiducia nelle Istituzioni – afferma ancora Pitaro – e si è ampliato a dismisura il distacco dei cittadini dalla politica. Questa parte massiccia di calabresi, a giusta ragione indispettiti con la cattiva e purtroppo anche con la buona politica, deciderà se la Regione deve replicare in Calabria il già visto, con tutte le risultanze negative che sono sotto gli occhi di tutti, o se la Regione, invece, potrà aprire una pagina nuova, fatta di buone pratiche politiche ed amministrative, come promette Pippo Callipo: un imprenditore di successo mondiale che si propone alla guida del governo regionale per amore della sua terra, col solo scopo di liberare la Calabria dall’emarginazione economica e culturale e ridarle dignità al cospetto del Paese e dell’Europa».
«Restano ancora diversi giorni per far riflettere gli elettori – conclude – e per far loro comprendere che la protesta del “non voto”, pur comprensibile, non è saggia, perché favorisce le forze della conservazione, le rendite di posizione e i collezionisti di “consenso assistito”, il che significherebbe per la Calabria l’abbandono definitivo di ogni speranza di riscatto. E questo che vogliamo?».
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