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In Calabria, il negozio made in Cina "vietato ai cinesi"

I gestori dei punti vendita “Pan C” di Montalto Uffugo e San Pietro in Guarano hanno allontanato il personale di nazionalità asiatica lasciando la gestione a dipendenti italiani.

Pubblicato il: 04/02/2020 – 15:43
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In Calabria, il negozio made in Cina "vietato ai cinesi"
di Fabio Benincasa MONTALTO UFFUGO Un negozio di abbigliamento made in Cina, “vietato” ai cinesi. Tutta “colpa” del Coronavirus che ha spinto i gestori dei punti vendita “Pan C” di Montalto Uffugo e San Pietro in Guarano (in provincia di Cosenza) ad allontanare temporaneamente il personale di nazionalità asiatica lasciando la gestione nelle mani di dipendenti italiani, almeno «fino a quando la situazione non sarà tranquilla». La catena di abbigliamento ha annunciato la decisione sulla pagina ufficiale di Facebook, invitando i clienti ad approfittare di ulteriori sconti, decisi in seguito ad un drastico calo del fatturato registrato dopo la psicosi generata dal virus: «Per offrire la nostra massima disponibilità – si legge nel post – offriamo alla clientela lo sconto su tutto l’abbigliamento e scarpe! Compri uno, il secondo meno caro in omaggio». E poi la rassicurazione: «CoronaVirus, si contagia solo da persone a persone, ciò vuol dire che è impossibile che i prodotti o cibo provenienti dalla Cina siano dannosi». Ai clienti, la direzione tiene particolarmente ed annuncia anche la riapertura dei negozi solo dopo un’accurata disinfestazione. Insomma i clienti da Pan C occupano sempre il primo posto, i dipendenti invece restano a casa perché così «non rischiamo di rischiare».
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