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Rissa per un pallone non restituito e minacce di morte all'arbitro, due Daspo a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA Dopo i 39 provvedimenti di Daspo emessi nel 2019, sono già 4 i provvedimenti analoghi adottati dall’inizio dell’anno dal Questore di Reggio Calabria, che si distinguono dai precedenti…

Pubblicato il: 28/02/2020 – 9:29
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Rissa per un pallone non restituito e minacce di morte all'arbitro, due Daspo a Reggio Calabria
REGGIO CALABRIA Dopo i 39 provvedimenti di Daspo emessi nel 2019, sono già 4 i provvedimenti analoghi adottati dall’inizio dell’anno dal Questore di Reggio Calabria, che si distinguono dai precedenti per essere stati adottati tutti e quattro in categorie calcistiche considerate “minori”. I primi due provvedimenti sono stati adottati nel mese di gennaio scorso in occasione di partite di calcio di categoria “Under 17” mentre gli altri due sono stati adottati nel corrente mese in occasione di due partite disputate rispettivamente nel campionato di “Eccellenza” e di “Promozione”. «Ciò a riprova – si legge in una nota – di una costante presenza e di un’attenta vigilanza della Polizia di Stato anche su quelle manifestazioni sportive che, sebbene richiamino un pubblico numericamente minore rispetto alle serie professionistiche, non per questo sono da considerarsi meno delicate dal punto di vista dell’ordine e della sicurezza pubblica». Il primo dei provvedimenti è stato adottato per la durata di due anni nei confronti di V. G. cl.’80, sostenitore della “A. C. Locri 1909”, responsabile dei disordini verificatosi il  16 novembre 2019 nell’impianto sportivo “Parco Longhi – Bovetto”, in occasione dell’incontro di calcio tra Ac Locri e “A.S.D. Reggiomediterranea 1986”, valevole per il Campionato di Eccellenza 2019/20. Il tifoso, per futili motivi, ovvero la mancata restituzione di un pallone, aveva cercato lo scontro fisico con i sostenitori della squadra locale determinando una situazione di grave turbamento dell’ordine pubblico, che non ha avuto conseguenze più gravi solo per il pronto intervento del personale della Polizia di Stato, che si è frapposto tra le due tifoserie al fine di tutelare l’incolumità fisica degli altri spettatori presenti nella stessa tribuna in cui i tifosi si stavano affrontando. Il secondo provvedimento d Daspo è stato adottato per la durata di 5 anni nei confronti di A. G. cl.’79, allenatore della compagine calcistica della “A.S.D. Ludos Ravagnese Calcio”, resosi responsabile dei gravi disordini occorsi l’8 febbraio 2020 presso l’impianto sportivo sito in “Croce Valanidi”, in occasione dell’incontro di calcio tra la Ravagnese e “U.S.D. Africo 1981”, valevole per il Campionato di Promozione Girone “B” 2019/20. In quell’occasione il citato allenatore aveva contestato e minacciato di morte il direttore di gara, a causa dell’assegnazione e della successiva ripetizione di un rigore a favore della squadra ospite, con una violenza tale che i giocatori della sua squadra, infervorati dalla reazione violenta e spropositata del loro allenatore, hanno accerchiato la terna arbitrale offendendola e minacciandola a loro volta. Con il provvedimento è stato prescritto all’allenatore l’obbligo di presentazione in questura, in occasione di tutte le manifestazioni sportive in cui sia impegnata la squadra della “A.S.D. Ludos Ravagnese Calcio”, convalidato dalla competente Autorità giudiziaria per la durata di 2 anni.
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