Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
Sanità, sindacati sul piede di guerra. «Cotticelli inadeguato, Speranza lo mandi a casa»
Cgil, Cisl e Uil attaccano il commissario per la mancata concertazione sul Piano operativo. «Lo ha approvato in solitaria. Qui non ci servono incarichi per arrotondare pensioni o vitalizi, ma gente c…
Pubblicato il: 28/02/2020 – 9:41
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo

CATANZARO «Leggiamo dalla stampa che il Commissario ad acta, Saverio Cotticelli, lo stesso che aveva concordato e garantito a Cgil, Cisl, Uil ed alle categorie nazionali e regionali, davanti al Ministro della salute Roberto Speranza a Roma, di voler istituire un confronto presso la Prefettura di Catanzaro per il nuovo piano operativo, lo sblocco delle assunzioni, le internalizzazioni del precariato, ha approvato in solitaria, il nuovo piano operativo». Lo scrivono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo.
«Inoltre – spiegano – continua a disattendere gli impegni con la delegazione trattante. Il tutto mentre in Calabria sta collassando il sistema sanitario pubblico, chiudono reparti per carenza di medici e infermieri, generando una guerra dei poveri tra strutture ospedaliere e territori, i 118 sono a rischio, ed ancora non vi è uno straccio di incontro sull’emergenza sanitaria coronavirus».
«Alla Calabria – attaccano i sindacati – non servono commissariamenti part-time per arrotondare pensioni o vitalizi, serve gente che ha a cuore il destino ed il futuro dei calabresi. Cotticelli è completamente inadeguato per tale missione, riteniamo vada superato, il diritto alla salute è una cosa seria, ed è bene che il Ministero della salute si faccia carico direttamente della gestione irreversibile della sanità calabrese».
Sposato, Russo e Biondo si dicono pronti a chiedere «al ministro Speranza la convocazione di un nuovo incontro per la situazione emergenziale della Calabria, atteso che ad oggi, siamo in attesa di un confronto con la presidente Jole Santelli, alla quale rinnoviamo la richiesta per un incontro, teso a garantire la prevenzione e le misure da adottare per la salute delle lavoratrici e lavoratori sull’emergenza coronavirus, che allo stato, in Calabria, non presenta focolai in essere, ma se dovesse accadere, non sarebbe nelle condizioni di affrontare l’emergenza».
Argomenti
Categorie collegate
Ultime dal Corriere della Calabria
Edizioni provinciali