di Fabio Papalia
REGGIO CALABRIA Settanta persone in un solo giorno a Reggio Calabria. Non è il numero dei nuovi contagiati dal coronavirus, bensì il numero delle persone denunciate per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Si tratta della violazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri che estende a tutto il territorio nazionale le misure di contenimento del contagio, punendo i trasgressori ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. E così da ieri, secondo quanto deciso dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, le forze dell’ordine hanno attivato un ampio dispositivo di controllo per verificare il rispetto delle misure previste dai decreti. In particolare stamattina è stato cinturato il quartiere di Gallico, alla periferia nord della città, ma anche stazioni ferroviarie, aeroporto, porto, stazioni dei bus, autostrade, dove sono state controllate oltre un centinaio di persone. Vedendo i posti di blocco a Gallico sui social si è scatenata una ridda di ipotesi, tutte prontamente smentite dai fatti. I controlli sono stati effettuati anche presso 500 esercizi pubblici, dove sono stati acquisiti i moduli di autocertificazione che giustificano gli spostamenti. Per un esercizio commerciale è stata proposta la chiusura dell’attività. Lo spostamento è giustificabile solo per comprovate esigenze lavorative; per situazioni di necessità; motivi di salute, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
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