I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito il decreto di espulsione per motivi di sicurezza pubblica nei confronti di un 43enne egiziano domiciliato a Marina di Gioiosa Jonica, in provincia di Reggio Calabria. Secondo le indagini, l’uomo aveva cominciato un percorso di radicalizzazione dal 2015. In particolare, sono stati ricostruiti contatti con il tunisino Anis Amri, l’attentatore che fece strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016, con il quale è entrato nel corso della permanenza presso un centro di accoglienza. Lo straniero, dopo le procedure di fotosegnalamento, è stato immediatamente portato nel centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, a Potenza, in attesa delle successive operazioni di espulsione che gli impedirà, per i prossimi 10 anni, il rientro non solo sul territorio nazionale ma in tutta l’area Schengen. L’uomo era tornato in liberà a marzo dopo un periodo di detenzione nel carcere di Catanzaro, durante il quale, secondo le indagini, ha minacciato di morte un magistrato e ha espresso la volontà di compiere un attentato terroristico quando sarebbe stato scarcerato. L’attività, eseguita dall’Aliquota Dedicata Antiterrorismo del reparto operativo in collaborazione con le compagnie di Reggio Calabria e Roccella Jonica, ha permesso di rilevare i gravi motivi che hanno determinato il decreto di espulsione firmato dal prefetto, resosi necessario oltre che per ragioni di protezione sociale anche per motivi di tutela nei confronti della figlia minore dell’uomo.
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