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Mascaro: «Accorpamento Pugliese-Mater Domini, un blitz notturno contro Lamezia»

Il sindaco contesta modi e termini della legge votata dal consiglio regionale: «L’attenzione nei confronti del nostro ospedale sia reale e non virtuale. Il prossimo Centro Covid deve nascere qui. R…

Pubblicato il: 29/04/2020 – 18:01
Mascaro: «Accorpamento Pugliese-Mater Domini, un blitz notturno contro Lamezia»

LAMEZIA TERME «Non può non destare meraviglia la veloce approvazione, in seduta notturna, da parte del Consiglio Regionale della proposta inerente gli “interventi di manutenzione normativa” relativi a ben 7 leggi regionali di svariata e diversa natura. In particolare, l’abrogazione della Legge Regionale n. 6 del 13/03/19 avrebbe meritato maggiore approfondimento soprattutto alla luce della repentina ed immotivata esclusione del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme dalla integrazione già in precedenza disposta in virtù del comma 4 dell’art. 1 della legge. Appare, invero, inaccettabile che la relazione non dedichi neanche un rigo o una sola parola alla soppressione del richiamato comma 4 e non dia soprattutto motivazione alcuna, in quasi due fitte pagine, del cambiamento radicale di rotta rispetto a quanto la precedente assemblea elettiva aveva invece con cognizione deliberato». Il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro non ha apprezzato né i modi né il contenuto della norma che la politica catanzarese ha salutato come un grande risultato, cioè l’accorpamento delle aziende ospedaliere Pugliese Ciaccio e Mater Domini.
«Senza procedere in sterili polemiche – dice il sindaco –, e senza voler intraprendere lotte di campanile, si deve prendere atto, con rammarico assoluto, che non vi sia stato alcun previo coinvolgimento del territorio lametino e dei suoi rappresentanti istituzionali in ordine alla intenzione di procedere a radicale modifica della precedente normativa, escludendo de plano non solo l’importante struttura ma soprattutto l’intera Comunità dalla medesima servita. Nè può essere di consolazione alcuna la rassicurazione sulla futura attenzione verso la sanità lametina in quanto è da decenni che le “future attenzioni” mai si sono tradotte in azioni concrete ma al contrario si è assistito, quasi impotenti, ad ingiustificate ed inaccettabili reiterate spoliazioni».
«È evidente – continua Mascaro – che con assoluta priorità ed urgenza deve procedersi oggi ad attribuire al Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme il ruolo e le funzioni, ma soprattutto i reparti, le specializzazioni e le eccellenze che il medesimo merita. Di parole, di rassicurazioni e di future attenzioni si è, invero, stanchi ed è giunto il momento di tradurli in atti e fatti concreti. Al riguardo, nessuna parola è stata spesa in questi giorni sulla legittima richiesta avanzata di immediata riapertura del Reparto di Malattie Infettive e di Microbiologia presso il PoLt che dispone per tale esigenza, come notorio, di struttura separata dall’edificio principale, con disponibilità di oltre 100 stanze poste su tre piani con superficie di oltre 6.000 mq.; né alcuna parola è stata spesa sulla necessità di dotare il Presidio di ulteriori posti letto ed unità mediche in svariati reparti quali Cardiologia, Radiologia, Chirurgia, Pediatria, Neonatologia; né ancora alcuna parola si è ritenuto di spendere sulla necessità di dotare il PoLt di emodinamica né ancora di riaprire reparto quale TIN anch’esso in passato di eccellenza regionale».
«In queste ore, poi, sembra si stia convocando tavolo tecnico per decidere ove ubicare il Centro Regionale Covid 19 di prossima realizzazione in Calabria – spiega ancora il primo cittadino –; all’uopo, si ribadisce che, indipendentemente dalla denominazione che allo stesso si voglia dare, se di Centro regionale o di Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive o altro, ubicazione diversa dalla struttura sopra indicata e già esistente in Lamezia sarebbe irragionevole ed inspiegabile non agli occhi del comprensorio lametino ma di chiunque sia scevro da visione di mero campanile e sia proiettato invece all’ottimizzazione dell’offerta sanitaria regionale. Auspicando, quindi, che sin da subito venga disposta la riapertura di Malattie Infettive e Microbiologia presso il PoLt, si chiede, altresì, il riconoscimento, con atti e fatti concreti, del ruolo attribuito, nell’ambito sanitario regionale, al Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme e si chiede sul punto che vi sia immediata univoca richiesta in tal senso da parte dei parlamentari nazionali e regionali del comprensorio».

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