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Bombardieri: «Aziende vicine alle cosche sono il riferimento di funzionari infedeli»

Il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria spiega i dettagli dell’operazione “Helios”. «L’espansione territoriale di Avr era determinata proprio dalla sua permeabilità ad interessi ‘ndranghetis…

Pubblicato il: 09/06/2020 – 16:20
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Bombardieri: «Aziende vicine alle cosche sono il riferimento di funzionari infedeli»
REGGIO CALABRIA «L’operazione “Helios” cristallizza ancora una volta, purtroppo, una situazione già nota, in cui si muovono concordemente e per comune interesse imprese nazionali con caratteristiche di “global contractor”, da un lato, e pubbliche amministrazioni locali e funzionari infedeli, dall’altro, e aziende riferibili a cosche di ‘ndrangheta o a soggetti di riferimento delle stesse». Lo afferma in una dichiarazione all’Ansa il procuratore distrettuale di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri. «Uno scenario – ha aggiunto – ben descritto anche dal provvedimento emesso dal Tribunale delle Misure di prevenzione che ha disposto l’amministrazione giudiziaria delle due società coinvolte, la Avr e la Ese, che svolgono delicati interventi nel settore ambientale, come la raccolta dei rifiuti, e nella manutenzione della viabilità nel territorio della provincia di Reggio Calabria, nonché il controllo giudiziario nei confronti della Hidro Ecologic Lines. L’indagine coordinata da questa procura e puntualmente eseguita dai carabinieri del comando provinciale, evidenzia come l’espansione territoriale di Avr era determinata proprio dalla sua permeabilità ad interessi ‘ndranghetisti e della cattiva politica, ponendo in evidenza, per quanto riguarda i rapporti con i pubblici amministratori, una sorta di “scambio ineguale”, o meglio ancora, di commistione tra controllore e controllato, dove il conto finale viene pagato dall’intera comunità che non riceve i servizi necessari per una migliore qualità della vita e per la sicurezza relativa alla mobilità». Il procuratore della Dda reggina, ci tiene ad evidenziare però anche altri aspetti. «Infine – conclude Bombardieri – voglio sottolineare come l’intendimento di questa Procura, ben evidenziato anche dal Tribunale delle Misure di prevenzione, sia quello di salvaguardare i valori costituzionali della libertà d’ impresa e delle attività economiche, mirando, ove ne ricorrono i presupposti, alla bonifica dell’azienda dagli inquinamenti accertati, sotto forma di agevolazione, ed alla successiva restituzione dell’ azienda al suo titolare, così garantendo il lavoro e l’occupazione, soprattutto in un momento così critico della vita del paese».
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