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Crotone, i lavoratori occupano la sede Akrea. «Si rispettino gli accordi del 2016»
A fare scattare la protesta di questa mattina è stata la notizia dell’assorbimento dei 13 lavoratori della sosta a pagamento. Secondo gli ex Akros «non hanno la giusta professionalità per essere impe…
Pubblicato il: 19/06/2020 – 14:22
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di Gaetano Megna
CROTONE Vogliono essere assunti e occupano la sede di Akrea, società in house del Comune di Crotone che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Sono 25 lavoratori ex Akros che chiedono il rispetto dell’accordo del 2016, che prevedeva l’assorbimento delle maestranze dell’ex società nata per effettuare la raccolta differenziata nella provincia pitagorica. L’ex Akros, società mista, è fallita e nel 2016 i sindacati hanno proposto l’assorbimento dei lavoratori rimasti disoccupati tra le fila dell’Akrea.
È stato sottoscritto un accordo condiviso anche dal Comune di Crotone che prevedeva l’assorbimento a gruppi di tutti i lavoratori ex Akros, legando il passaggio nelle file dell’Akrea alla partenza e all’entrata a regime della raccolta differenziata. Al momento della firma dell’accordo sono stati subito assorbiti dall’Akrea i primi 28 lavoratori della lista degli aventi diritto, appositamente predisposta. Il resto delle assunzioni è stato rimandato alla fase successiva quando, grazie alle economie che Akrea avrebbe ottenuto con l’aumento della raccolta differenziata, era possibile procedere con l’operazione senza gravare sul bilancio della società.
La raccolta differenziata è rimasta sulla carta e non è mai partita. A Crotone si raccolgono solo i cartoni e i rifiuti di frutta e verdura che vengono smaltiti dalle attività commerciali del settore. La percentuale di raccolta differenziata si aggira intorno al 10%. Troppo poco per procedere a nuove assunzioni. I lavoratori ex Akros sono, quindi, rimasti appesi all’accordo del 2016, reiterato nel 2019. Una parte di loro sono stati impegnati a turno in una fase di emergenza. Niente di più.
A fare scattare la protesta di questa mattina è stata la notizia dell’assorbimento da parte dell’Akrea dei 13 lavoratori della sosta a pagamento. Il servizio di sosta a pagamento non viene più effettuato da Akrea in quanto produceva deficit. I 13 lavoratori restano però in carico all’Azienda di proprietà del Comune, perché sono stati assunti con un contratto a tempo indeterminato e il loro rapporto di lavoro non è legato alle attività che hanno svolto. Questi lavoratori sono a tutti gli effetti dipendenti a tempo indeterminato della società di proprietà del Comune. Gli ex Akros che stamattina hanno occupato la sede dell’Akrea contestano perché i 13 della sosta a pagamento non hanno la giusta professionalità per essere impegnati nell’attività dei rifiuti. (redazione@corrierecal.it)
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