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Giallo a San Ferdinando, rinvenuto cadavere in mare

Un corpo irriconoscibile per la lunga permanenza in acqua è stato recuperato dai sommozzatori della ditta che lavora al porto di Gioia Tauro. Sono in corso indagini da parte della Procura di Palmi …

Pubblicato il: 20/06/2020 – 17:34
Giallo a San Ferdinando, rinvenuto cadavere in mare

SAN FERDINANDO Un corpo senza vita e in avanzato stato di decomposizione è stato trovato nel tratto di mare antistante San Ferdinando, centro della Piana di Gioia Tauro. Ad avvistare il cadavere era stato per primo un bagnante, che ha dato l’allarme avvisando carabinieri e Capitaneria di porto di Gioia Tauro. Nel frattempo, però, il cadavere era stato trascinato al largo dalle correnti. Sono state così avviate le ricerche che hanno coinvolto anche i vigili del fuoco ed il corpo è stato trovato a distanza di alcune ore al largo dai sommozzatori del porto di Gioia Tauro.
Il cadavere era avvolto in un sacco di cellophane, e legato con una corda. Sul posto si sono portati gli uomini della Capitaneria di Porto ed i carabinieri.
Si lavora per i identificare i resti. Tra le varie ipotesi, non si esclude che il cadavere possa essere quello di Francesco Vangeli, un 26enne di Scaliti di Filandari – nel Vibonese – di cui non si hanno più notizie dal 9 ottobre 2018. Un caso per il quale la Dda di Catanzaro ha già avanzato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di due giovani di Mileto e per l’ex ragazza dello scomparso.
Per diverso tempo i carabinieri dello Squadrone “Cacciatori” di Calabria, unitamente al gruppo dei carabinieri subacquei, avevano setacciato il fiume Mesima che sfocia proprio nel mare di San Ferdinando ed in quello di Nicotera segnando il confine fra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Solo l’esame del Dna potrà in ogni caso dare risposte più precise sull’identità del cadavere ritrovato.  Al largo di Nicotera, invece, è stato trovato un piede, che si presume possa essere appartenente al cadavere. Nessuna ipotesi, al momento, sulle cause della morte, né sull’identità dello sconosciuto. Non è stato possibile accertare neppure se si tratti di un uomo o di una donna. Le indagini vengono condotte dai carabinieri e dalla Capitaneria di porto, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi.

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