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Di Natale: «Chiarezza sulle spese dei Consorzi di bonifica del Cosentino»
Il consigliere regionale di “Io Resto in Calabria” ha presentato un’interrogazione indirizzata alla Giunta
Pubblicato il: 30/06/2020 – 10:23
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«Ritengo indispensabile ricondurre al rispetto di regole certe e all’uso corretto della disponibilità di immobili e strumenti di proprietà pubblica, i rapporti in essere con i Consorzi di bonifica la cui attività in provincia di Cosenza è gravata da ingenti spese, la maggior parte delle quali risulterebbe relativa a una considerevole mole di contenzioso». Lo afferma il consigliere Graziano Di Natale (Iric), segretario-questore dell’Assemblea regionale, che ha presentato un’interrogazione sul tema. «Sono quattro – ricorda Di Natale – i Consorzi che insistono sul territorio provinciale: quello per la Bonifica integrale dei Bacini dello Jonio cosentino, quello dei Bacini Meridionali, l’altro che ha competenza sui Bacini Settentrionali e infine quello di Bonifica integrale dei Bacini del Tirreno. I rispettivi ambiti, definiti in riferimento ai bacini idrografici – prosegue – garantiscono un’efficace funzione di presidio territoriale, con competenza nella manutenzione delle opere pubbliche di bonifica, riguardanti ad esempio la sicurezza idraulica, la gestione delle acque destinate all’irrigazione, la partecipazione ad opere urbanistiche ma anche la tutela del patrimonio ambientale ed agricolo. La situazione economica e finanziaria dei suddetti Consorzi – rileva il consigliere regionale di “Io Resto in Calabria” – è però gravata da ingenti spese, la maggior parte delle quali relative a un’importante mole di contenzioso. Nei vari territori – aggiunge – sono dislocate sedi distaccate i cui immobili sono detenuti a titolo gratuito da parte degli enti consortili, tipico esempio ne è la sede distaccata di Paola, del Consorzio di Bonifica integrale dei Bacini del Tirreno cosentino, la quale è stata concessa in comodato d’uso dall’ex-Comunità Montana attualmente Calabria Verde e appare incongruente che, visto che a seguito della soppressione delle Comunità montane molte delle loro funzioni sono state conferite all’Azienda Calabria Verde, la circostanza che vede molti dei suddetti contratti di comodato non stipulati con la suddetta azienda con conseguenti problematiche legate alle utenze. Ce n’è quanto basta, insomma – conclude il segretario-questore del Consiglio regionale – per determinarmi a interrogare il Governo regionale al fine di conoscere quale sia lo stato delle spese dei Consorzi di Bonifica della provincia di Cosenza ed in particolare quelle riguardanti il contenzioso, quali siano le ragioni per le quali non si è ancora provveduto a regolarizzare la situazione contrattuale dell’immobile adibito a sede del consorzio Bacini del Tirreno cosentino e se, nella designazione delle deputazioni amministrative dei Consorzi, è adeguatamente rispettato il disposto dell’articolo 8 della legge regionale 4 agosto 1995, numero 39 “Disciplina della proroga degli organi amministrativi e delle nomine di competenza regionale”».
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