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L'Ao avvia una indagine interna dopo la morte della donna incinta

L’Azienda Ospedaliera ha comunicato di aver avviato controllo interno. Si aggiungerà a quello degli ispettori già disposti dal Ministro Speranza e all’inchiesta della procura

Pubblicato il: 22/08/2020 – 14:58
L'Ao avvia una indagine interna dopo la morte della donna incinta

COSENZA L’azienda ospedaliera di Cosenza ha comunicato di aver avviato un’indagine interna dopo la morte nella serata di giovedì 20 agosto di una 34enne originaria di Longobardi, comune in provincia di Cosenza. Gli esiti dei controlli eseguiti dall’Ao diretta dal commissario Giuseppina Panizzoli, si uniranno a quelli avviati dalla procura della Repubblica di Cosenza, guidata da Mario Spagnuolo che nell’immediatezza dell’accaduto ha disposto il sequestro della salma della giovane e del feto del figlio di appena sei mesi. Controlli saranno effettuato anche dagli ispettori che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha mandato all’Annunziata per verificare la regolarità di tutti i processi messi in campo per curare la donna.
L’EPISODIO L’inchiesta è partita dalla denuncia presentata alla polizia dal marito della donna, che ipotizza lacune nell’attività di assistenza alla moglie da parte del personale sanitario che ne ha gestito il percorso ospedaliero. La donna, secondo una prima ricostruzione dei fatti, si era presentata lunedì scorso al Pronto soccorso dell’Annunziata accusando forti dolori addominali. I medici, dopo averla visitata, ne avevano disposto le dimissioni ritenendo, evidentemente, che la donna non necessitasse di cure particolari. La situazione si sarebbe però complicata il mercoledì successivo quando la trentaquattrenne è tornata in ospedale accusando sempre e ancora più acuti dolori addominali. Si è provveduto allora a prestarle ulteriori cura e ad effettuare nuovi approfondimenti diagnostici che però non sono serviti a nulla visto che nella serata di giovedì la donna è deceduta. Inutile anche i tentativo di salvare la vita al bimbo che la donna aveva in grembo. I familiari a quel punto hanno chiesto l’intervento della magistratura attraverso il loro legale di fiducia Fiorella Bozzarello, che, di fronte al’evidenza dei fatti, ha aperto immediatamente l’inchiesta e disposto il sequestro della cartella clinica della donna e delle due salme, sulle quali lunedì sarà effettuata l’autopsia per accertare la causa della morte della trentaquattrenne.e del figlio e accertare eventuali responsabilità da parte del personale sanitario.

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