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Caos scuola, docenti in piazza a Cosenza ed esposto sulle assegnazioni

Protesta per i ritardi nelle assegnazioni e nell’evasione dei ricorsi. Calabrone (Cgil): «A 10 dall’apertura non sappiamo quali insegnanti dovranno lavorare»

Pubblicato il: 08/09/2020 – 12:36
Caos scuola, docenti in piazza a Cosenza ed esposto sulle assegnazioni

COSENZA Ritardi e anomalie nelle procedure di assegnazione provvisoria ed utilizzazione dei docenti da parte dell’Atp di Cosenza, incongruenze registrate nel budget dei posti di sostegno e ritardi nell’evasione dei ricorsi: sono alcuni dei problemi riscontrati e per i quali oggi i docenti cosentini si sono ritrovati davanti la sede dell’Ufficio scolastico provinciale di Cosenza, supportati dalla Cgil. «Sono problemi – spiega Umberto Calabrone, segretario della Cgil Cosenza – che si sommano e che ogni anno puntualmente ritornano. Gli insegnanti mancano perché non hanno avuto le assegnazioni, e non solo per il sostegno. E’ una situazione complessiva di ritardi che hanno raggiunto il culmine e che ogni anno denunciamo. Sistematicamente però, chi di dovere non prende mai provvedimenti nei confronti di chi gestisce le assegnazioni e le designazioni dei docenti in provincia di Cosenza. Il tutto aggravato dall’emergenza della pandemia. Non ci sono ancora gli organici e a 10 giorni lavorativi dall’apertura delle scuole non sappiamo quali insegnanti dovranno lavorare».
L’ESPOSTO ALLA PROCURA DI CATANZARO Alcuni docenti che stanno manifestando davanti all’Ufficio scolastico territoriale di Cosenza hanno inoltre reso noto di avere presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro affinché valuti eventuali irregolarità nell’Ufficio scolastico regionale.
«Sono stanca – ha detto una docente di storia e filosofia, Benedetta Leonetti – e adesso ho deciso di adire le vie legali, perché manca il dialogo con l’istituzione e soprattutto la trasparenza nelle procedure di assegnazione. Ci sono titoli, punteggi e una graduatoria, ma non c’è trasparenza nell’assegnazione. Per questo abbiamo presentato anche formale esposto alla Procura di Catanzaro, affinché valuti la presenza di eventuali irregolarità all’interno dell’Ufficio scolastico regionale».

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