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Doppio sbarco in Calabria, 93 migranti salvati dalle fiamme gialle – FOTO
I mezzi navali della finanza hanno intercettato al largo di Capo Colonna 43 extracomunitari. Mentre 50 sono stati individuati davanti le coste di Spropoli, nel reggino. Individuati otto presunti scaf…
Pubblicato il: 02/10/2020 – 9:25
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CROTONE Due imbarcazioni fermate e 8 sospetti scafisti individuati. Questo il bilancio di un’operazione aeronavale della Guardia di Finanza a contrasto del traffico dei clandestini svolta al largo delle coste della Calabria. Gli interventi dei finanzieri si sono registrati a Crotone e a Spropoli, nel reggino. In particolare una barca a vela con 43 migranti a bordo è stata intercettata al largo di Capo Colonna mentre un’altra imbarcazione con una cinquantina di extracomunitari è stata rintracciata al largo della cittadina reggina.
Ad operare a Capo Colonna un guardacoste del Gan di Taranto, con l’appoggio di una vedetta della Sezione Operativa Navale di Corigliano Calabro. In questa operazione i finanzieri hanno rintracciato l’imbarcazione battente bandiera statunitense di circa 13 metri. A bordo viaggiavano con 43 migranti a bordo (5 minori, 3 donne e 35 uomini di consueta sedicente nazionalità iraniana, irachena, siriana, bengalese e pachistana) più tre sospetti facilitatori presumibilmente ucraini ( due uomini e una donna) da identificare compiutamente, conducendola con la massima sicurezza possibile a Crotone.
Poche ore dopo malgrado le condizioni del mare avessero compromesso fortemente le possibilità di operare di parte delle unità schierate in attesa, un pattugliatore del GAN di Taranto è riuscito ad affiancare attorno alle 3 del mattino nei pressi di Spropoli (RC) un peschereccio presumibilmente egiziano in avvicinamento con una cinquantina di migranti a bordo di provenienza prevalentemente mediorientale e asiatica, nonché i sospetti conduttori della navigazione.
A causa delle condizioni meteo che rendevano non consigliabile un trasbordo dei migranti, il natante, in grado di navigare autonomamente, è stato condotto verso Reggio Calabria, dove è arrivato attorno alle ore 8 di stamane.
Nei porti di arrivo gli equipaggi della Guardia di Finanza hanno trovato l’appoggio, in consueta sinergia non solo del dispositivo a terra dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Crotone e Reggio Calabria, ma anche dall’ organizzazione della accoglienza a terra predisposta e coordinata dalle Prefetture di Crotone e Reggio Calabria, dove operano con efficienza nell’ambito di un collaudato e affinato modulo, le aliquote della Polizia di Stato e le autorità sanitarie preposte, allo scopo di minimizzare ogni rischio per la collettività e mettere rapidamente in sicurezza le persone sbarcate, anche con riguardo ai pericoli della pandemia in corso.
I sospetti responsabili trovati a bordo saranno messi a disposizione delle autorità giudiziarie per i conseguenti provvedimenti e i battelli saranno posti sotto sequestro.

Poche ore dopo malgrado le condizioni del mare avessero compromesso fortemente le possibilità di operare di parte delle unità schierate in attesa, un pattugliatore del GAN di Taranto è riuscito ad affiancare attorno alle 3 del mattino nei pressi di Spropoli (RC) un peschereccio presumibilmente egiziano in avvicinamento con una cinquantina di migranti a bordo di provenienza prevalentemente mediorientale e asiatica, nonché i sospetti conduttori della navigazione.
A causa delle condizioni meteo che rendevano non consigliabile un trasbordo dei migranti, il natante, in grado di navigare autonomamente, è stato condotto verso Reggio Calabria, dove è arrivato attorno alle ore 8 di stamane.
Nei porti di arrivo gli equipaggi della Guardia di Finanza hanno trovato l’appoggio, in consueta sinergia non solo del dispositivo a terra dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Crotone e Reggio Calabria, ma anche dall’ organizzazione della accoglienza a terra predisposta e coordinata dalle Prefetture di Crotone e Reggio Calabria, dove operano con efficienza nell’ambito di un collaudato e affinato modulo, le aliquote della Polizia di Stato e le autorità sanitarie preposte, allo scopo di minimizzare ogni rischio per la collettività e mettere rapidamente in sicurezza le persone sbarcate, anche con riguardo ai pericoli della pandemia in corso.
I sospetti responsabili trovati a bordo saranno messi a disposizione delle autorità giudiziarie per i conseguenti provvedimenti e i battelli saranno posti sotto sequestro.

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