Un”buco” di bilancio pesantissimo, superiore ai 200 milioni, e una serie di inadempimenti e di ritardi. E’ stato negativo l’esito del Tavolo Adduce sulla sanità calabrese. Secondo quanto riferiscono fonti accreditate la periodica verifica dei ministeri della Salute e dell’Economia sull’andamento del risanamento del settore avrebbe messo in luce molte mancanzeda parte dell’Ufficio del commissario ad acta guidato dal commissario Saverio Cotticelli e dalla sub commissario Maria Crocco, di fatto “sconfessati” dai tecnici ministeriali. Un giudizio tranchant arrivato al fondo di una verifica lunghissima, che si è snodata in due giorni, in modalità inedite, cioè in videoconferenza: un primo “step” ieri, poi il resto oggi, per complessive 8 ore di sostanziale messa in stato d’accusa del commissario, che avrebbe manifestato parecchio nervosismo nel contraddittorio con i tecnici del ministero della Salute e del Mef. Tra le criticità più gravi che sarebbero emerse dalla verifica il gravissimo e sempre più “galoppante” disavanzo accumulato nell’esercizio 2019 dalle aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, un disavanzo che – secondo stime ufficiose – sfonderebbe quota 200 milioni (dato comunque già più volte annunciato): alla fine, grazie alle coperture garantite con l’aumento della fiscalità, la cifra che sarà “cristalizzata” nel verbale del Tavolo Adduce dovrebbe scendere intorno ai 110 milioni, ma la sostanza, comunque, non cambia e dice di una evidente incapacità a controllare i conti da parte del managament della sanità calabrese, con una particolare nota di biasimo per l’Ufficio del commissario, il cui primo compito, chiaramente fallito, è proprio quello di rimettere i bilanci a posto. In più. Dal Tavolo Adduce sarebbero emersi poi altri elementi estremamente negativi, a conferma di una fase delicatissima per il futuro della sanità calabrese, con una struttura commissariale sempre più nel mirino delle critiche e degli attacchi, anche politici, e poi pure in conflitto con la Regione guidata dalla governatrice Santelli sulla competenza del piano anti-Covid 19. Si entra adesso nel periodo cruciale della sanità calabrese, visto che entro dicembre governo e Parlamento dovrebbero dire la loro sulla proroga o meno del “Decreto Calabria”, mentre la Giunta Santelli potrebbe quanto prima iniziare a fare valutazioni concrete sui prossimi manager delle aziende, visto che questa scelta adesso è tornata tra le prerogative della Cittadella. (a.c.)
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