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Tutti i "nei" di Dermatologia vengono al pettine

Il ticket costava 6,97 euro ma l’esame per la prevenzione del melanoma maligno veniva fatto pagare 56. Un piano per rimborsare gli utenti del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria

Pubblicato il: 28/10/2020 – 6:53
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Tutti i "nei" di Dermatologia vengono al pettine
di Fabio Papalia REGGIO CALABRIA Un piano per rimborsare gli utenti dell’ospedale di somme che sarebbero state indebitamente percepite: un esame il cui ticket costava 6,97 euro veniva “riqualificato” e fatto pagare 56 euro. Dopo un anno dall’interrogazione del consigliere regionale Giuseppe Neri, le proteste di centinaia di utenti (ma il numero dei potenziali cittadini da rimborsare potrebbe raggiungere dimensioni maggiori) e perfino la denuncia di qualche medico, tutti i “nei” del reparto di Dermatologia del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria stanno venendo al pettine. Era il 19 novembre dello scorso anno quando il consigliere Giuseppe Neri rivolse un’interrogazione all’allora presidente della giunta regionale “in ordine al pagamento del ticket per l’esame videodermatoscopico presso il Gom di Reggio Calabria”. Si tratta di un esame incluso tra le prestazioni previste nel nomenclatore Lea (livelli essenziali di assistenza) approvato dal Parlamento. Nel dettaglio l’esame è la “osservazione in epiluminescenza” ed viene eseguito per la diagnosi precoce del melanoma maligno. Le linee guida internazionali lo includono per una diagnosi accurata di gran parte dei tumori della pelle e proprio per questo è un esame da ripetere con cadenza periodica da alcune categorie di pazienti. Rientrando tra i Lea l’“osservazione in epiluminescenza”, comunemente detto “esame videodermatoscopico”, comporta il pagamento di un ticket di 6,97 euro e in Calabria viene effettuata esclusivamente presso gli ospedali Hub. L’INTERROGAZIONE DI NERI «Sembrerebbe – scriveva Neri nell’interrogazione già nel novembre 2019 – che nell’ultimo anno presso il Gom tale prestazione sia stata eseguita in alcuni casi con la dicitura “capillaroscopica” a fronte del pagamento di un ticket di 56 euro e in altri addirittura in regime extra Lea, cioè senza ricetta, a tariffa di 50 euro». «Tale prassi – chiosava il consigliere regionale che chiedeva provvedimenti urgenti e l’invio di un’ispezione – ove fosse confermata, appare lesiva dei diritti dei pazienti nonché delle buone regole di pratica medica, ingenerando una confusione organizzativa nonché un aggravio di costi per i malati sottraendo alla copertura universale l’assistenza verso una patologia oncologica che per prevalenza ed incidenza è in continuo aumento». LA DIREZIONE DEL GOM Senonché più di un paziente si è rivolto alla direzione medica del Gom ed ha chiesto il rimborso dopo essere stato indotto a pagare 50 euro o 56 euro, e in alcuni casi nonostante l’esenzione ticket. Fin quando sul punto è intervenuto il direttore medico di presidio unico, il quale ha chiesto spiegazioni al direttore di Dermatologia, la dottoressa Giovanna Malara. Dalle richieste di spiegazioni sembrerebbe infatti che il direttore di Dermatologia da tempo avesse mutato la prestazione erogabile in regime Lea e denominata “osservazione in epiluminescenza”, al costo di 6,90 euro, in prestazioni in regime extra Lea al costo di 50 euro interamente a carico del paziente; oppure in prestazione in regime Lea con un codice diverso, erogato al costo di 56 euro di ticket. Se il direttore medico ha dapprima invitato il direttore di Dermatologia ad erogare l’“osservazione in epiluminescenza” col codice di pertinenza e col ticket relativo a quel codice (ovvero 6,90 euro) e a trasmettere un elenco completo di tutti i pazienti che hanno esborsato una somma superiore a 6,90 euro; recentemente i toni sono diventati più perentori, come lo scorso 14 ottobre quando lamenta il «rimbalzare adempimenti richiesti a tutela delle norme che regolano i diritti dei cittadini che sono state, nella fattispecie, da lei distorte da tempo con danno d’immagine a carico dell’azienda e danno economico a carico di molti utenti» e dispone «che a Dermatologia venga annullata ogni impegnativa di visita che preveda l’irregolare e abusivo pagamento di oltre 50 euro da parte del singolo utente e si prescriva la prestazione secondo il codice (e relativo ticket) corretto come da lei stessa riconosciuto nella nota in oggetto. Nel comunicarle che proseguono le proteste degli utenti obbligati a un esborso abusivo e irregolare rispetto alle vigenti norme le faccio presente che ove continuerà questo abuso chiederò agli organismi superiori dell’azienda i provvedimenti disciplinari del caso ferma restando la valutazione da parte degli stessi organismi su tutta l’attività già espletata con riscossione di somme non dovute». Pochi giorni fa interviene nella matassa dell’attività ambulatoriale di Dermatologia anche il commissario straordinario del Gom, Iole Fantozzi, che invita i vertici aziendali a «correggere con decorrenza immediata le discrasie da tempo perduranti e a formalizzare in tempi rapidi un piano di rimborso agli utenti di somme indebitamente percepite». Incassate per l’esame, letteralmente, sulla pelle delle persone. (redazione@corrierecal.it)
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