CARIATI «Pur essendo consapevoli che la determina da loro citata fosse stata assunta a seguito di regolare procedura avvenuta sulla piattaforma Consip-Mepa ed in data antecedente all’insediamento della stessa Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Filomena Greco, quindi durante la precedente gestione commissariale, essi hanno insinuato l’inosservanza, da parte della Giunta Municipale, delle procedure ordinarie nell’aggiudicazione di bandi pubblici. Per questi motivi, facendo seguito ed accogliendo quanto denunciato nella querela sporta dal Sindaco Filomena Greco, il Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Castrovillari ha condannato Leonardo Trento, Maria Crescente, Alda Montesanto e Rita Cosenza, consiglieri comunali di opposizione del Gruppo Cariati Unita, per il reato di diffamazione a norma degli articoli 110 e 595 del Codice Penale (Diffamazione). – In concorso tra loro, infatti, quali candidati alle elezioni comunali del giugno 2018, eletti alla carica di consiglieri Comunali componenti il gruppo di minoranza Cariati Unita, Trento, Crescente, Montesanto e Cosenza facevano affiggere – questa l’esatta circostanza oggetto del reato e della condanna – per tutto il territorio comunale e pubblicare e diffondere sul canale Facebook, alla pagina riconducibile al gruppo politico Cariati Unita da loro rappresentato, un manifesto che, attribuendo fatti non veri ai neo eletti amministratori della Città, ne offendeva la reputazione. In relazione ai reati loro ascritti, i 4 consiglieri vengono condannati alla pena di 1000 euro ciascuno».
A darne notizia è lo stesso primo cittadino aggiungendo che ulteriori ed analoghe azioni, sia di natura penale che civile, sono state avviate nei confronti di quanti, soprattutto sui social, si sono resi e continuano a rendersi autori di grave diffamazione, a tutela dell’immagine e della dignità degli amministratori, dell’istituzione pubblica e della città. Nel precisare, infine, che il risarcimento sarà devoluto in beneficenza alle categorie più svantaggiate della nostra comunità il Primo Cittadino coglie l’occasione sia per esprimere solidarietà al responsabile pro tempore dell’ufficio comunale interessato ed a quanti sono stati ingiustamente coinvolti a vario titolo dalle false affermazioni riportate in quel manifesto; sia per ribadire massima fiducia nell’operato della magistratura.
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