«Oggi in tutta Italia prende il via la campagna nazionale del Partito della Rifondazione Comunista per il rilancio del pubblico e 500.000 assunzioni. La pandemia ha reso evidente l’insostituibilità di solide e diffuse strutture pubbliche per assicurare le condizioni di base, salute, formazione e ricerca, trasporti, qualità dei servizi e competenze operative. Il pubblico serve, a cittadine e cittadini, alla stessa economia». Lo sostengono Pino Scarpelli, segretario regionale di Rifondazione comunista, e Antonio Campanella, responsabile lavoro del Prc. «Dopo anni di tagli che – rilevano Scarpelli e Campanella – hanno reso più fragile e impoverito il nostro paese è venuto il momento di investire nel pubblico destinando la gran parte delle risorse disponibili per rafforzare tutte quelle strutture dotazioni e attività indispensabili per garantire i diritti e il futuro. L’Italia ha un numero di dipendenti pubblici molto al di sotto della media europea ed è indispensabile colmare questo gap con 500.000 assunzioni, reinternalizzare i servizi a tutti i livelli, stabilizzare tutti i precari, dalla sanità ai trasporti pubblici, dai vigili del fuoco ai 7.000 tirocinanti calabresi. Mettiamo al centro della nostra campagna la valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici perché restituire loro dignità e riconoscimento sociale significa migliorare anche la qualità dei servizi».
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