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Nasce il gateway ferroviario: arriva il primo treno nel porto di Gioia Tauro

Dal 2021 il trasporto merci su binari verso l’hub della Piana sarà un servizio stabile. Un’opera strategica completata in un momento che il commissario Agostinelli definisce molto positivo secondo….

Pubblicato il: 16/12/2020 – 13:00
Nasce il gateway ferroviario: arriva il primo treno nel porto di Gioia Tauro

GIOIA TAURO Transita il primo treno merci sulla nuova infrastruttura dell’area portuale più importante della regione. Prende il via un servizio ferroviario che in Calabria, tramite lo scalo di Mct, crea nuovi e rilevanti collegamenti col mercato nazionale e europeo. «Da oggi il sogno diventa realtà, il porto diventa intermodale – è intervenuto così il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli nel corso della conferenza stampa sul resoconto delle attività portuali – abbiamo completato le fasi di collaudo, il 23 dicembre arriverà un nuovo convoglio ferroviario e dal 2021 forniremo un sevizio stabile vero e proprio».
IL GATEWAY Si tratta di un’infrastruttura strategica, complementare al transhipment, che avrà il compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra l’Estremo Oriente e l’Europa, attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed Anversa.
Da oggi, lo scalo calabrese punta, così, ad essere un gateway terrestre comunitario, inserito a pieno titolo nell’asse trans-europeo del corridoio Helsinki – La Valletta, come nodo di rilevanza nazionale e crocevia europeo di diversi settori di trasporto. Logistica ed intermodalità diventano, così, realtà concrete.
Il gateway ferroviario di Gioia Tauro si estende nel territorio compreso tra i Comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando. Si sviluppa, in parte, all’interno del porto, nell’area doganale in concessione al terminalista MedCenter Terminal Container e nella zona dell’interporto. Occupa una superficie pari a 325 mila metri quadrati. La lunghezza complessiva dei nuovi binari è di 3.825 metri, dei quali 2.761 in area terminal contenitori e di 1064 nel terminal intermodale.

UN’IDEA NATA NEL 2013 Si tratta di caratteristiche importanti a livello internazionale perché evidenziano le specifiche peculiarità del Terminal, che risulta essere in linea con i maggiori hub ferroviari europei. Del resto, alla base della sua ottimale funzionalità vi è l’assenza di rotture di carico aggiuntive e le distanze del terminal adeguate agli standard internazionali.
Ad animare il progetto, anche, il pieno rispetto della normativa vigente in materia ambientale, richiesta a livello europeo. A tale proposito, l’infrastruttura punta, ad incrementare l’utilizzo di una mobilità ambientale sostenibile, a ridurre i tempi di percorrenza delle merci, a diminuire i costi di trasporto e l’inquinamento prodotto dal sistema di trasporto su gomma. Non ultimo, mira a massimizzare le ricadute economiche e territoriali legati alla logistica complessiva.
Nel ripercorrere la sua storia, la prima nota risale al 2013, quando l’Autorità Portuale di Gioia Tauro, ente attuatore della progettazione e della gara per la realizzazione del gateway ferroviario, redasse lo studio di fattibilità, approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Calabria.
Dal quel giorno, diversi sono stati gli eventi che hanno, da una parte, ampliato i tempi della concretizzazione dell’opera, ma, nel contempo, tanti altri importanti scelte strategiche hanno creato le condizioni essenziali per offrire un nuovo percorso di crescita al porto di Gioia Tauro.
Così, dopo la progettazione, realizzazione ed il collaudo del gateway, si è giunti a conquistare, anche, l’ultimo miglio con la cessione della gestione, a cura di Rfi, del raccordo ferroviario che da San Ferdinando arriva a Rosarno.
Oggi si definisce la sua partenza, grazie alla sottoscrizione del contratto tra l’Ente, guidato da Andrea Agostinelli, e la Medcenter Container Terminal, che gestirà lo scalo ferroviario del porto di Gioia Tauro.

I NUMERI DEL TRANSHIPMENT Il 2020 è un anno che si chiude in positivo per il porto di Gioia che al momento detiene il primato nazionale per transhipment,  una crescita del 25% di movimentazione, e un teus che ha raggiunto i 3 milioni. Questi i dati forniti da Agostinelli che ha aggiunto: «Si tratta dell’unico scalo nazionale tra i pochi del Mediterraneo che riesce a fare attraccare le portacontainer da 400 metri, 60 di larghezza e con una capacità di portata superiore ai 22 mila teus». Il progetto di rilancio di quest’area portuale secondo l’amministratore unico di Mct Antonio Testi era stato già avviato con degli investimenti concreti sulle infrastrutture, sul personale e sulla movimentazione di teus. «Con oggi – informa Testi – una nuova parte di finanziamenti prende il via, che prevede tre aste da 800 metri,  che garantiranno la composizione di treni da 750 metri. Mezzi che serviranno non solo il nord Italia ma anche il mercato europeo». «Siamo fieri – ha poi concluso Testi – di aver contribuito al rilancio del porto e di avere sempre creduto nelle potenzialità della Zes e dell’intermodalità ferroviaria».

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