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Assunzione di un comando alla Provincia di Crotone, la replica dei sindacati

Le Rsu: «Il presidente facente funzioni Simone Saporito ha preso l’impegno di aprire una nuova fase per la valorizzazione dei dipendenti». La controreplica di Dell’Aquila: «Ho capito che si trattav…

Pubblicato il: 30/12/2020 – 19:15
Assunzione di un comando alla Provincia di Crotone, la replica dei sindacati

CROTONE Dopo l’articolo pubblicato nei giorni circa l’assunzione nella Provincia di Crotone di un “comando”, è arrivata in queste ore la replica dei sindacati.
«Come RSU – scrivono – ci teniamo a fare delle precisazioni, in merito a tale comando. Nell’articolo si fa riferimento ai sindacati, che nella loro funzione prendono le distanze, da quelle dichiarazioni. Il comando è l’assegnazione temporanea, di un dipendente a prestare servizio presso altro ente pubblico o amministrazione, e l’assunzione è a termine. L’ amministrazione richiedente ha l’obbligo di dare solo l’informativa alle OO.SS. di tale passaggio e non è oggetto di confronto; quindi la decisione di avere quella figura specifica è data all’amministrazione richiedente». «Quanto scritto sul giornale – continua la nota – ci sembra molto riduttivo in quanto col f.f. Presidente Simone Saporito è stato tracciato un percorso per la valorizzazione del personale dell’ente provincia: infatti quest’anno per cinque dipendenti ex LPU della provincia di Crotone a tempo indeterminato e con orario ridotto a 26 ore è stato trasformato a full time e quindi a 36 ore. Saranno attivate la Macro e la Micro Organizzazione dove si potrà valutare l’effettivo fabbisogno dell’ente e riorganizzare i vari Settori e Servizi. La riqualificazione del personale passa attraverso i corsi di formazione e la possibilità di effettuare le verticalizzazioni, dove è possibile aprire anche a concorsi nei settori dove l’ente è carente di personale». «Il f.f Presidente Simone Saporito – continua la nota – ha preso l’impegno di aprire una nuova fase per la valorizzazione dei dipendenti, consapevole che indipendentemente da chi gli succederà alla guida dell’ente non potrà fare a meno di perseguire gli obiettivi che saranno fissati già dalla prossima riunione dell’11 gennaio 2021 dove verranno stabiliti tempi e modalità per definire il percorso da realizzare. Questo sarebbe il giusto riconoscimento a quei lavoratori che svolgono da anni con diligenza ed abnegazione lavori che richiederebbero mansioni superiori senza nulla chiedere all’Ente. In tutto questo le OO.SS e le RSU svolgeranno un ruolo propositivo in un regime di massima collaborazione».
Resto molto perplesso per la precisazione della Rappresentanza sindacale unitaria della Provincia di Crotone. La perplessità nasce dal fatto che i sindacati avrebbero dovuto approfondire la vicenda e, invece, si sono limitati ad osannare la scelta fatta dal presidente facente funzioni, Saporito. Avrebbero dovuto sapere (il dubbio che lo sapessero c’è), che il dipendente del Comune di Roccabernarda che ha ottenuto il comando per un anno riconfermabile, aveva presentato la domanda la scorsa estate, quando la Provincia era guidata dal presidente Facente funzioni Giuseppe Dell’Aquila. «Quando ho ricevuto la domanda – ha detto stamattina Dell’aquila – ho fatto valutare la richiesta, così come doveva essere, ed ho deciso di avviare la pratica poi, però, ho capito che si trattava di un’operazione politica che mi veniva sollecitata dal movimento dei DemoKratici e ho subito accantonato l’idea di concedere il comando». La “pratica” è stata dissotterrata lo scorso mese di dicembre da Saporito, che ha concesso il comando al dipendente del Comune di Roccabernarda. Si potrebbe aggiungere altro su quanto riferito lo scorso 22 dicembre da un rappresentante della Rsu relativamente all’operazione elettorale messa in campo in vista delle prossime elezioni regionali, ma la questione è stata ben chiarita da Dell’Aquila. Sono proprio “contento” che la Rsu condivida un comando che costerà all’ente circa 40.000 euro in un anno, salvo riconferme. La mia contentezza deriva dal fatto che la Provincia ha una buona disponibilità di bilancio per procedere con i comandi. A distanza di tempo, però, mi sorgono dubbi sulla legittimità della protesta organizzata dalla Rsu quando ai dipendenti dell’ente non veniva garantito il pagamento puntuale delle spettanze». (G.M.)

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