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Sant'Anna, Abramo indossa l'elmetto: «Se non si sblocca denunciamo tutti gli ospedali»

L’intervento del primo cittadino di Catanzaro, che sollecita il commissario Longo e sprona tutta la politica: pronti a occupare la Regione, i parlamentari ci procurano un incontro col governo. Il C…

Pubblicato il: 11/01/2021 – 14:00
Sant'Anna, Abramo indossa l'elmetto: «Se non si sblocca denunciamo tutti gli ospedali»

CATANZARO «Sono disponibile, nel momento in cui c’è ancora un blocco della struttura commissariale, a denunciare tutti gli ospedali della Calabria». Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, concludendo il dibattito in Consiglio comunale sulla crisi del Sant’Anna Hospital, a sostegno del quale l’assemblea ha approvato un atto di indirizzo.
L’INTERVENTO DI ABRAMO «Forse non abbiamo capito fino in fondo il dramma della situazione. Oggi dobbiamo usare un po’ più di forza rispetto a quella che in genere si utilizza nei tavoli istituzionali», ha esordito Abramo. «Stiamo discutendo – ha ricordato il sindaco di Catanzaro – di una struttura definita da molti addetti ai lavori come la terza struttura più importante d’Italia. E continuiamo a restare fermi? Sono disponibile, nel momento in cui dovessi accorgermi che c’è ancora ancora un blocco della struttura commissariale, a denunciare tutti gli ospedali della Calabria. Nel caso del Sant’Anna ci sono prescrizioni come l’aggiunta di tappetini o targhette fuori dalle stanze mentre sappiamo perfettamente che ci sono ospedali che devono essere chiusi, non solo per il basso numero di ricoveri, ma perché fatiscenti. Su questo dobbiamo avere un po’ più di coraggio. Qualche tempo fa abbiamo protestato davanti la sede del governo dicendo che non volevamo i commissari perché la responsabilità deve prenderla la politica, non i commissari che sono sordi molto volte rispetto a problematiche sui territori e sono rigidi. Se rigidità dev’esserci dev’esserci per tutti, ci sono strutture private i cui titolari sono indagati e continuano a svolgere il loro ruolo». «Qualcuno – ha poi sostenuto Abramo – deve spiegare ai commissari che l’accreditamento si può dare anche provvisorio, con prescrizioni, ma non si può bloccare una struttura che salva vita umane ed evita l’emigrazione di pazienti al Nord, a meno che devo sospettare che ci sia del marcio. Abbiamo protestato con Conte, dicendo no ai commissari e chiedendo un riequilibrio sul piano finanziario perché la Calabria perde 400 milioni di trasferimenti all’anno. Abbiamo detto che i debiti prodotti dai commissari li deve pagare il governo e che non serve fare un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti che peserà solo sui cittadini calabresi. Ecco perché poi accadono cose come questa vicenda del Sant’Anna. Per non parlare poi dell’integrazione tra le aziende Pugliese e Mater Domini, sulla quale ci hanno preso in giro tutti: perché gioca il Consiglio regionale, perché gioca il governo?». Abramo ha poi aggiunto: «Se il Sant’Anna chiude dimettiamoci tutti, chiediamo le dimissioni dei consiglieri regionali e dei parlamentai e diciamo di non andare a votare. Se non ci mettiamo insieme a fare battaglie non otterremo niente, Se non diciamo e non facciamo niente davanti a tutto questo, è normale che poi accadono vicende come questa del Sant’Anna. Oggi pomeriggio avremo un incontro con Spirlì, spero arrivi anche anche Longo e speriamo che Longo voglia firmare l’accreditamento. Ma se questo non dovesse accadere, siamo disponibili a occupare la Regione Calabria piazzando una tenda, dopo di che faremo partire denunce, denunceremo tutti gli ospedali della per vedere se sono a norma e poi chiederemo l’intervento della procura. E contatteremo i parlamentari perché devono prendersi la responsabilità di fissarci un incontro con il governo». «Solo con la forza e con un po’ più di coraggio oggi – ha concluso il sindaco – possiamo tutelare strutture come il Sant’Anna».
L’ATTO DI INDIRIZZO DEL CONSIGLIO COMUNALE L’intervento di Abramo ha concluso il dibattito in aula, quindi il Consiglio comunale all’unanimità ha approvato un atto di indirizzo con cui si chiede “un intervento immediato, perentorio, incisivo ed efficace – coinvolgendo anche la classe dirigente, quella medica, quella politica-parlamentare e quella accademica del territorio – affinché si trovi una soluzione urgente e immediata che garantisca la continuità delle prestazioni al Sant’Anna Hospital, salvaguardando sia la salute dei pazienti sia l’ubicazione a Catanzaro del centro cardiochirurgico”. L’atto di indirizzo per salvare il sant’Anna Hospital è rivolto al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza perché – si legge – “assumano ogni iniziativa utile a salvaguardare le eccellenze del Sant’Anna Hospital, i suoi livelli occupazionali e le prestazioni erogate sul territorio, anche in considerazione che il commissario ad acta alla Sanità in Calabria e la triade commissariale dell’Asp di Catanzaro sono espressione del Governo nazionale di cui loro stessi sono la più alta rappresentazione”.
Prima dell’approvazione dell’atto di indirizzo sono intervenuti numerosi consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione. A concludere gli interventi, il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. Alla seduta del Consiglio comunale ha assistito anche una delegazione dei dipendenti del Sant’Anna Hospital. (a. c.)

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