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Lettera aperta dei sindaci dello Ionio. «Serve un cambio di rotta»

Il duro sfogo di diciannove sindaci: «Non bastano più le dichiarazioni di intenti, è necessario un nuovo approccio politico, soprattutto in un momento in cui la Calabria e i comuni sono abbandonati a…

Pubblicato il: 17/01/2021 – 19:32
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Lettera aperta dei sindaci dello Ionio. «Serve un cambio di rotta»
COSENZA «Ora più che mai serve un cambio di rotta!». E’ duro lo sfogo dei sindaci dello Ionio che hanno scelto – tramite una lettera aperta – di sollecitare le istituzioni ad aprirsi ai territori. «Non sono più tollerabili accentramenti di potere e soprattutto di scelte e accordi stipulati per soddisfare alcune oligarchie o apparati di partito, si legge nella missiva. Non bastano più le dichiarazioni di intenti, è necessario un nuovo approccio politico, soprattutto in un momento in cui la Calabria e i comuni sono abbandonati a sé stessi». ELEZIONI PROVINCIALI «Sarebbe stato più opportuno coinvolgere i sindaci e gli amministratori nelle candidature a presidente e contestualmente votare anche per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza – aggiungono – in modo da garantire una maggiore partecipazione e migliore coinvolgimento dei territori, senza dare alibi a coloro che cercano sempre di fomentare polemiche strumentali e/o insinuare contrapposizioni. In tale contesto, molti sindaci della provincia di Cosenza che, condividendo le dichiarazioni rese nei giorni scorsi da alcuni colleghi e dal sindaco di Corigliano-Rossano Stasi, nonché proprio in virtù del dibattito politico aperto, parlando dei problemi e dei progetti necessari per utilizzare al meglio le tante opportunità che la provincia di Cosenza può offrire, hanno ritenuto opportuno aprire una discussione pubblica di merito sul ruolo degli amministratori locali e sull’esigenza di aprire una stagione nuova per la Calabria, anche passando dalle provinciali. L’iniziativa e la volontà espressa di essere coinvolti nelle scelte, compresa la candidatura a Presidente della Provincia, non sono mai state quelle di sostituire persone, semmai di aprire una discussione politica su cosa si intende fare per la provincia di Cosenza e per la Calabria a più livelli. Una discussione in cui devono essere coinvolti i sindaci che esprimono le diverse sensibilità, ma soprattutto gli unici che ormai mantengono un rapporto diretto e costante con i cittadini e conoscono i problemi reali delle comunità che amministrano». LE SCELTE DEL GOVERNO «È inutile negare che il Decreto Calabria abbia ulteriormente disatteso le aspettative di tutti – scrivono – così come non è possibile che il Governo non abbia inserito tra le opere strategiche alcune infrastrutture come il prosieguo della SS 106 sud, la ferrovia ionica, l’alta velocità, il rafforzamento e l’integrazione della portualità; oppure che nel Recovery Plan non siano ben definiti progetti ed investimenti per la Calabria, che quindi richiedono maggiore attenzione e partecipazione per consentire che il corretto utilizzo di questi fondi dia speranza alle future generazioni». L’APPELLO «Queste riflessioni e richieste sono state espresse a tutti gli interlocutori politici ed istituzionali possibili, a partire dal presidente della provincia uscente (compresa l’ipotesi di accorpamento delle due elezioni per il presidente e per il consiglio provinciale), ai quali sono stati richiesti impegni precisi per l’avvio di una nuova fase di confronto ed anche di rinnovamento dei metodi e delle scelte politiche in tutte le sedi opportune. Così come è stata espressa la necessità di evitare appiattimenti diretti a tutelare rendite di posizioni proprio in vista delle imminenti elezioni regionali e di tutti gli importanti appuntamenti della prossima cruciale fase politica calabrese, nella quale è necessario coinvolgere i sindaci ed evitare di favorire populismi e demagoghi». Queste istanze sono partite unitariamente dalla Sibaritide e sono diventate patrimonio comune di molti territori della provincia, accomunati dalle stesse esigenze. Ora più che mai vi è la necessità di una maggiore e più forte coesione. I sindaci – questa la chiosa – lavorano per unire senza posizioni pregiudiziali, ma soprattutto per rivendicare diritti e attenzione per far crescere i propri comuni e l’intera Calabria». Alfonso Benevento, sindaco di Bocchigliero Franco Mangone, sindaco di Calopezzati Umberto Mazza, sindaco di Caloveto Agostino Chiarello, sindaco di Campana Gianni Papasso, sindaco di Cassano allo Jonio Antonio Carlomagno, sindaco di Cerchiara Flavio Stasi, sindaco di Corigliano-Rossano Luigi Lettieri, sindaco di Cropalati Giovanni Pirillo, sindaco di Longobucco Dario Cornicello, sindaco di Mandatoriccio Stefano Graziano, sindaco di Paludi Pietro Nigro, sindaco di Pietrapaola Salvatore Lamirata, sindaco di San Demetrio Corone Gianni Gabriele, sindaco di San Giorgio Albanese Giovanni Matalone, sindaco di Scala Coeli Mauro Santoro, sindaco di Terravecchia Franco Mundo, sindaco di Trebisacce Antonio Pomillo, sindaco di Vaccarizzo Albanese Paolo Montalti, sindaco di Villapiana
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