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Operazione "Faust", il sindaco di Rosarno Idà tra gli arrestati

Secondo la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria il primo cittadino rosarnese avrebbe ricevuto sostegno elettorale dalla cosca Pisano. Domiciliari anche per il consigliere comunale Dome…

Pubblicato il: 18/01/2021 – 8:51
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Operazione "Faust", il sindaco di Rosarno Idà tra gli arrestati
REGGIO CALABRIA C’è il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, tra gli arrestati nell’operazione dei carabinieri “Faust”. L’operazione ha coinvolto la cosca Pisano della ‘ndrangheta che, stando alle indagini coordinate dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri e dall’aggiunto Gaetano Paci, avrebbe sostenuto Idà, eletto sindaco nel 2016. A carico di Idà sono stati disposti i domiciliari. Arresti domiciliari anche per un consigliere comunale, Domenico Scriva, eletto con la lista civica “Cambiamo Rosarno”, che sosteneva il sindaco Idà. I due esponenti politici avrebbero ottenuto voti in cambio della promessa di incarichi nell’organigramma comunale a uomini di fiducia della consorteria criminale. IL PATTO TRA IDÀ E LA COSCA Quale candidato a sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà avrebbe accettato la promessa dei voti della cosca Pisano in cambio dell’assegnazione al consigliere comunale Domenico Scriva, dell’assessorato ai lavori pubblici o, comunque, l’attribuzione di un altro incarico di prestigio. È quanto scrive la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria nel capo di imputazione inserito nell’inchiesta “Faust” contro la ‘ndrangheta di Rosarno. Secondo gli inquirenti, lo scambio elettorale politico-mafioso riguarderebbe anche il mutamento della destinazione urbanistica di alcuni terreni di proprietà della cosca Pisano vicino allo svincolo autostradale di Rosarno e la riapertura del centro vaccinale in un immobile di pertinenza della famiglia mafiosa conosciuta con il soprannome dei “diavoli”. La cosca, inoltre, avrebbe chiesto al sindaco di assegnare a suoi uomini di fiducia sia la carica di vicesindaco. Stando a quanto scrive la Dda, infine, per le elezioni comunali del 2016 Giuseppe Idà avrebbe chiesto a Carmine Pesce di procurargli voti. GLI INDAGATI Questi i nomi degli indagati: Livio Giuseppe Anania Raffaele Belcastro Salvatore Belcastro Angelo Caccamo Raffaele Cammarere Antonella Caponigro Salvatore Carlo Salvatore Cascone Giuseppe Consiglio Salvatore Consiglio Giovanni Corradini Andrea Cucinotta Antonio Cutano Francesco Cutano Luigi Cutano Alfonso Cuturello Salvatore Antonio Dimonte Antonino Ferrinda Cono Rocco Fusca Sergio Gambardella Girolamo Giardino Giovanni Grasso Giuseppe Iannace Stefano Iannaci Giuseppe Idà Antonino Ierace Francesco Ieraci Angelo Iorio Diego Lamanna Mattia Ligato Domenico Longo Francesco Longo Vincenzo Longo Giuseppe Mallamace Domenico Marino Giuseppe Messina Pasquale Minella Teodora Montenegro Biagio Moretto Rocco Occhiato Angela Pace Giuseppe Pace Salvatore Paladino Ruggero Palermo Franco Panariello Domenico Pepè Carmine Pesce Marco Petrini Antonio Pisano Bruno Pisano Domenico Pisano Francesco Pisano Luigi Pisano Maurizio Pisano Salvatore Pisano Vincenzo Pisano Vincenzo Porcelli Salvatore Scarcia Domenico Scriva Giuseppe Seminara Rosa Sica Giuseppe Spada Rosalba Vecchio
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