LAMEZIA TERME “Repubblica” lo dà per certo. Presto la Calabria passerà in zona gialla. È quanto emerge dalle indiscrezioni sulle ultime valutazioni che spettano all’Istituto superiore di sanità. L’Italia da domenica prossima potrebbe trovarsi con 16 Regioni e Province gialle, cioè 10 in più rispetto a quelle di oggi. Altre 5 realtà locali, inoltre, sarebbero arancioni (ma resta il dubbio che una di queste possa restare rossa). La regola sui colori, via via ribadita nei vari Dpcm, prevede che si debba restare due settimane in una zona prima di passare a quella con meno restrizioni, sempre che i dati siano per due monitoraggi consecutivi compatibili con la nuova classificazione.
E così la Calabria, assieme a Emilia e Veneto, anche loro sono arancioni dall’8 gennaio, diventerà gialla se anche venerdì, come sembra, avrà un Rt inferiore a 1 e un rischio o basso o moderato (se fosse alto il colore non potrebbe cambiare). Ma il 15 sono diventate arancioni anche Lazio, Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Marche, Friuli e Abruzzo. Queste regioni alla fine della settimana saranno rimaste per 14 giorni in quella zona e nel monitoraggio di venerdì scorso avevano dati da gialla. Ancora una volta, se quei numeri domani saranno confermati potranno tornare nella classificazione con meno restrizioni. La Lombardia appare nella stessa situazione.
Poi ci sono Puglia, Umbria e Sardegna, che invece resteranno arancioni perché l’altra settimana avevano dati compatibili con quella zona. Se anche domani andassero bene sarebbero solo alla prima settimana con numeri da giallo. Dovranno aspettare. Infine, la Provincia di Bolzano e la Sicilia.
COSA CAMBIA In caso di conferma, si potrà tornare a prendere il caffè al bar la mattina e al ristorante a pranzo. Il passaggio in zona gialla inciderà sulla vita degli esercenti e dei cittadini. È soprattutto quella legata ai locali pubblici la grande differenza rispetto alla zona arancione. Ad esempio per quanto riguarda la scuola le regole nelle due zone sono praticamente identiche. Infanzia, elementari e medie restano comunque aperte e in presenza, mentre per le superiori è stato previsto il rientro dalla didattica a distanza in percentuale variabile, dal 50 al 75%, regola poi applicata in modo diverso nelle varie Regioni. Altro aspetto identico, in questo caso per qualunque colore, è il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino e il divieto di spostarsi dalla propria regione se non per motivi di lavoro, salute o necessità. Per quanto riguarda ristoranti e bar, pub, gelaterie e pasticcerie in zona gialla possono restare aperti dalle 5 fino alle 18, mentre l’asporto è consentito fino alle 22. Per quest’ultima regola è stata fatta un’eccezione che riguarda i bar, dove l’asporto si deve fermare alle 18. Lo ha previsto il nuovo Dpcm per evitare assembramenti fuori dai locali. Nessuna restrizione per le consegne a domicilio (come in zona arancione e rossa).
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